I «mostri» dell'asfalto e i regolamenti violati

I «mostri» dell'asfalto e i regolamenti violati I «mostri» dell'asfalto e i regolamenti violati ROMA — Al terzo posto nel mondo dopo Stati Uniti e Germania con 5901 chilometri, la rete autostradale italiana viene considerata anche tra le più sicure. 'Ci sono molti più incidenti in citta e lungo le arterie secondarie che nontulle autostrade; confermano alla divisione Polizia Stradale del ministero dell'Interno. Nel tragico bilancio delle sciagure verificatesi in Italia lo scorso anno — diecimila morti e oltre duecentomila feriti — le cause principali sono quelle di sempre: alta velocita, imprudenza nel sorpassi, stanchezza di chi guida, mancato rispetto della segnaletica. Il quattordici per cento de-»,) gli Incidenti autostradali sono provocati da camion. Nel 1979 1 cosiddetti Tir hanno causato — o vi sono rimasti coinvolti —7572 scóntri, con 653 morti e 5751 feriti; l'anno successivo gli incidenti sono stati 7631, le vittime 622 e i feriti 5974; due anni fa le cifre sono state 7316 per 1 primi, 639 per i secondi, 5727 per i terzi. Dati che si commentono da soli Con gli organici ormai bloccati — diecimila unita — da quasi vent'anni, la Polizia stradale fa 11 possibile. -Tra strade e autostrade in Italia— spiega un ufficiale — ne abbiamo per trecentomila chilometri, non possiamo mica mettere una pattuglia ogni chilometro. Lo scorso anno i nostri equipaggi hanno percorso oltre 91 milioni di chilometri in pattugliamenti, hanno rilevato 101.000 incidenti, di cui 2958 con morti, accertato tre milioni e seicentomila infraeionU. •Forse il nodo più importante, per la sicurezza del traffico—dice Aurelio Cozzarli, direttore della divisione Polizia Stradale del ministero dell'Interno —. è nel modo come si svolgono i trasporti commerciali, l'ottanta per cento dei quali qui in Italia avviene su strada, contrariamente alla situazione esistente negli altri Paesi industrializzati. Nasce da qui la difficile convivenza fra il trasporto pesante, i cosiddetti Tir, e i veicoli privati, visto che ognu na delle due categorie di utenti della strada ha esigenze e caratteristiche diverse, che comportano grossi problemi'. Istituzione degli uffici della motorizzazione civile alle frontiere, previsti dalla legge 38 del 1982 e non. ancora attuati; parità di controlli per i vettori stranieri operanti in Italia; interventi organici per regolare nel nostro Paese l'intero sistema del trasporto: queste le richieste avanzate dagli autotrasporto tori e dai sindacati della categoria. 'Nemmeno nel Terzo Mondo dice il segretario generale aggiunto dela Vllt-Cgil, Luciano Mancini—si fanno tante libere violazioni ai regolamenti nazionali e comunitari, come avviene da noi-, g.fe.

Persone citate: Aurelio Cozzarli, Luciano Mancini

Luoghi citati: Germania, Italia, Roma, Stati Uniti