Colpo da tre miliardi a Roma nel caveau della Mondialpol

Colpo da tre miliardi a Roma nel caveau della Mondialpol E* il secondo in pochi mesi, per l'altro fu arrestato l'ex direttore Colpo da tre miliardi a Roma nel caveau della Mondialpol DALLA REDAZIONE ROMANA ROMA — Circa tre miliardi di lire è 11 bottino di un'incursione nel «caveau» della Mondialpol. La scoperta è stata fatta ieri all'alba, da un dipendente della società durante un giro d'ispezione. Una fresatrice, una lancia termica, maschera antigas, radio ricetrasmittenti, martelli pneumatici e altro materiale sono stati trovati a terra, segno che 1 ladri hanno dovuto interrompere in fretta e fuggire, forse perché disturbati dall'avvicinarsi di qualche addetto alla sorveglianza. La Mondialpol ha sede in via Alessandria, nei pressi di Porta Pia. E' un edificio imponente, raffigurato anche nelle affiches pubblicitarie esposte sugli autobus: a tutela dell'edificio appaiono robusti vigilantes che imbracciano mitragliette, con le pistole nelle fondine. Già nei mesi scorsi ci fu alla Mondialpol un furto, che fruttò oltre due miliardi di lire, in tre stanze blindate. I ladri entrarono con chiavi false. Le indagini portarono all'accusa e all'arresto di cinque persone, fra cui l'ex direttore dell'istituto. Anche questa volta li colpo è stato compiuto durante il weekend, fra sabato e domenica. Ad agire, secondo gli inquirenti, sono state non meno di cinque persone. Entrati nello stabile accanto, hanno forzato la botola dove è chiuso il motore dell'ascensore. Praticato un foro del diametro di circa 50 centimetri, sono arrivati a un locale confinante con il «caveau». Un altro buco nella parete di cemento armato, e hanno raggiunto le camere blindate. C'erano circa trecento cassette di sicurezza, e le cassaforti in cui gli agenti della Mondialpol chiudono il sabato il denaro contante consegnato dal negozianti, e che il lunedi mattina viene versato in banca. I ladri sapevano di certo che potevano contare su questi due canali di denaro e titoli. Qualcosa li ha disturbati e a precipizio se ne sono dovuti andare. Altrimenti il bottino sarebbe stato più alto; Hanno forzato soltanto una trentina di cassette di sicuruzza. Tutte aperte e svuota¬ te. In una di queste, forse delusi perchè c'era poco rispetto alle altre o a quello che essi si aspetavano, 1 ladri hanno lasciato un biglietto pieno di insulti in romanesco contro la presunta miseria del titolare. Poco distante da questa cassetta c'era oltre un miliardo di lire in contanti, che non è stato portato via: è appunto il denaro di proprietà dei supermercati alimentari e del grandi magazzini della capitale e del quartiere, raccolto durante 1 giri di fine settimana dagli automezzi della Mondialpol, messo nel «ca¬ veau» il sabato sera e depositato nelle banche il lunedi successivo. I ladri devono essersi sentiti in pericolo forse dopo che il vigile in sala di controllo, che attraverso un video a circuito chiuso sorveglia il «caveau», ha notato qualche movimento sospetto. Da qui la fuga, senza aver 11 tempo di aprire la cassaforte blindata (però i ladri hanno aperto uno scaffale metallico dove erano riposti 1 contenitori intestati a varie società). Secondo gli investigatori, la banda ha agito nella notte fra domenica e lunedi. Roma. L'attrezzatura abbandonata nel caveau della Mondialpol dai ladri forse disturbati: una lancia termica, maschere antigas, radioricetTasmittenti, martelli pneumatici (Telefoto Ansa)

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