Ripete: «Le ho uccise con queste mani» ma la sua confessione non è convincente

Ripete: «Le ho uccise con queste mani» ma la sua confessione non è convincente Massimo, studente lavoratore, 17 anni, si autoaccusa di duplice omicidio Ripete: «Le ho uccise con queste mani» ma la sua confessione non è convincente «Mia madre ha cercato di strozzarmi, mi sono difeso e l'ho ammazzata; poi ho eliminato mia sorella perché aveva assistito al delitto» - Ma i primi risultati dell'autopsia sembrano confermare che la donna si è impiccata .piccata Venerdì, dopo sette ore di interrogatori, la confessione; «Ho ucciso lo, con queste mani. Prima mia/madre, poi mia sorella: Un raptus: «JVon ricordo, ho la mente vuota». Ieri, funzionari della Mobile, periti e 11 magistrato, dott. Corsi, hanno soppesato quelle parole, hanno cercato 1 riscontri al racconto di Massimo Iorio, 18 anni a settembre, fermato perché «ritenuto responsabile di duplice omicidio» della madre Clara, 47 anni, e della sorella Roberta, 12. In mattinata la perizia necroscopica, eseguita dal prof. Bai ma Bollono. Segreto 11 risultato, significative però le poche frasi del magistrato: • Solo nelle prossime ore si stabilirà se Clara Vìsnadi è morta strozzata dal figlio, come lutei ha raccontato, oppure se si è impiccata, dopo avere soffocato Roberta, ila l'ipotesi del delitto suicidio, scartata subito dopo la confessione di Massimo, riaffiora». Dunque un giallo, con due possibili soluzioni. Interrogativi angoscianti, al quali 1 periti potranno dare risposta nei prossimi giorni. Questa la confessione di Massimo: 'Sono rientrato da scuola verso le 22,30, mia madre era in salotto, abbiamo litigato. Qualche ora dopo, stavo riposando, ha cercato di strangolarmi, con una corda. Mi sono difeso, l'ho soffocata. Ho trascinato il corpo nella camera di Roberta, simulando il suicidio, fio dovu to uccidere anche mia sorella, mi aveva visto; non ricordo bene». Un racconto, a detta degli inquirenti, che «in certi momenti è credibile, in altri suscita grosse perplessità». Cla- ra Vlsnadl è stata trovata impiccata alla porta della cameretta, la cintura della vestaglia al collo, fissata a tré chiodi, posti'sul'battente alto. Un particolare agghiacciante: 16 anni fa la madre di Clara VIsnadi si ara' suicidata nello stesso modo. Alle domande del funzionari della mobile Massimo ha spiegato: » Avevo piantato quei chiodi giorni fa, per appendere un quadro». Assurdo: quel ferri impediscono tra l'altro di chiudere la porta. Ma, aggiungono gli inquirenti, taccanto a queste chiare contraddizioni, nel rac¬ conto ci sono particolari precisi, che rendono credibile la confessione». Indispensabile nel prossimi giorni una ricostruzione del tragico fatto: Massimo Iorio sarà portato in casa e dovrà rivivere quei momenti, attimo per attimo. Chi non può credere alla sua colpevolezza è 11 padre, Aldo, 46 anni. Vive da ore un incubo: «£' assurdo, impossibile. E' vero, Massimo non aveva una vita felice in casa. Teneva un diario che è in mano al capo della mobile, dott. Sassi. Ir\ quelle pagine ci sono parole di tristezza, considera- «toni sulla vita, sulla sua giovinezza difficile». Parla della moglie, Clara: «La nostra era una vita d'inferno. Lei, ancora recentemente, mi aveva minacciato: "Porrà fine ai miei giorni e ucciderò anche t bambini". Adesso quelle parole mt tornano In mente, in modo ossessionante». Forse quando è avvenuta la tragedia Aldo Iorio era in casa: <■£' quasi sicuro. Sono rientrato poco dopo mezzanotte, la luce In camera di Massimo era accesa. Ho sentito che parlava con sua madre. Ho letto il giornale fino all'una e trenta, poi sono andato a letto. La casa era nel silenzio, dormivano tutti. Quanto è successo, delitto o suicidio, è sicuramente accaduto più tardi». C'è una confessione, che però non è -tranquillizzante,, come dice 11 magistrato. C'è una perizia, che «stabilirà solo nelle prossime ore la verità». Cosa è accaduto veramente, giovedì notte in via Roccati 50? Una cosa è certa, l'ultimo atto di un dramma che covava da anni: una donna offesa e umiliata, un uomo che tentava di rifarsi fuori dalla famiglia una esistenza e. soffocati tra queste realta contrapposte, due ragazzi, 12 e 17 anni, che vivevano quell'atmosfera d'incubo, litigi, insulti, minacce. Forse Massimo si accusa di un crimine che non ha mai commesso per difendere la madre che, In un momento di follia, dopo avere soffocato Roberta ha tentato di uccidere lui stesso, con una corda. E si è poi impiccata, come già aveva fatto 16 anni fa sua madre. ' . Ezio Mascar ino Massimo, una strana confessione. La sorellina uccisa

Persone citate: Aldo Iorio, Clara Visnadi, Clara Vìsnadi, Ezio Mascar, Iorio, Segreto