Per vincere la droga cambiare la legge?

Per vincere la droga cambiare la legge? Le conclusioni al convegno di Roma Per vincere la droga cambiare la legge? DALLA REDAZIONE ROMANA ROMA — Quasi tutti hanno meno di trent'anni, sono prevalentemente di sesso maschile, non appartengono ad aree sociali chiaramente individuabili, e nessuno è in grado di dire esattamente quanti sono, anche perché solo una trascurabile minoranza si rivolge per 11 recupero ai servizi sociali. I tossicodipendenti, oggi, in Italia, spesso sfuggono a qualsiasi classificazione. Questo lo sconfortante quadro emesso Ieri, con la conclusione del convegno romano sulla prevenzione delle tossicodipendenze, dalla relazione del senatore Francesco Spinelli, sottosegretario agli Interni. Lo Stato, in sostanza, rischia di non poter più controllare la diffusione della droga: e questo soprattutto perché «il ricorso ad essa non e piU legato soltanto ad un rifiuto della società da parte dei soggetti con problemi di integrazione, ma all'accettazione passiva di un esasperato consumismo e all'assenza di spinte ideali che porta ad atteggiamenti nichilisti». Dal convegno è emerso insomma che 11 fenomeno, una volta prevalentemente diffuso tra soggetti e classi emarginate, ora Interessa anche persone integrato nelle famiglie e nel lavoro. DI qui, una prima impellente esigenza: individuare nuovi modi di agire proprio negli ambienti sociali in cui le tossicodipendenze si diffondono, famiglia scuola, fabbrica, carcere, caserme. Per tre giorni, dieci commissioni di specialisti hanno analizzato il problema da tutte le angolature: le loro conclusioni sono state lungamente dibattute ieri, coi rappresentanti del ministero dell'Interno, di quello della Pubblica Istruzione e della Sanità. La conclusione non poteva essere che una: la droga deve diventare oggetto di una -chiara politica globale, articolata e flessibile, capace di sensibilizzare tutte le istituzioni pubbliche e private, ed in grado di trovare la base necessaria in un consenso popolare diffuso». A giudizio del senatore Spinelli, è essenziale individuare anche alcune linee di azione nell'attività di prevenzione. -E'necessario tra l'altro — ha sostenuto li sottosegretario— evitare la "contaminazione". E'risaputo infatti che i tossicodipendenti tendono ad influenzare l'ambiente che frequentano». Bisogna agire, in altri termini, negli ambienti che più di frequente accolgono 1 tossicodipendenti trasformando la visione del problema, superando l'aspetto esclusivamente psicologico e sanitario per affrontare il tema droga co¬ me uno dei maggiori problemi sociali degli anni a venire. Tra gli scopi del convegno, c'era anche quello di superare le forme di intervento adotta-: te fino ad oggi. La legislazione, questa è stata l'opinione di molti, dev'essere cambiata, o, quanto meno, profondamente corretta. E soprattutto non é più possibile affidarsi agli interventi disordinati, spesso empirici, che fino ad oggi hanno caratterizzato l'attività delle nostre istituzioni.

Persone citate: Francesco Spinelli

Luoghi citati: Italia, Roma