La Stampa - Consultazione Archivio

Massacro di giornalisti, le foto confermano Otto inviati peruviani furono uccisi in gennaio sulle Ande da contadini e agenti antiguerrìglia Massacro di giornalisti, le foto confermano LIMA — Forse qualcosa di nuovo sul massacro degli otto giornalisti peruviani avvenuto il 26 gennaio scorso a Uchuraccay (centro andino) mentre stavano indagando su taluni aspetti — che giudicavano «sconcertanti» — della lotta contro la guerriglia. Un rullino tolto dalla macchina fotografica del giornalista Willy Retto (ucciso, come 1 suoi colleghi, a colpi di pietra1 e di machete), è stato sviluppato a Urna: mostra le immagini degli ultimi momenti de» gli otto inviati limegni. . Secondo la stampa peruviana, le foto smentiscono categoricamente la versione ufficiale secondo la quale i giornalisti erano stati uccisi dai campestnos di Uchuraccay perché scambiati per guerriglieri di «Sendero Luminoso». Tale versione era stata avallata dalla commissione speciale d'inchiesta nominata dal presidente Belaunde e della quale facevano parte lo scrittore Vargas Uosa e il presidente dell'Ordine dei giornalisti peruviani. Lo sviluppo del rullino è stato eseguito con tutte le garanzie, presente un magistrato e il padre dello stesso Retto. Le foto mostrano un paio di centinaia di comuneros di Uchuraccay che circondano il gruppo dei giornalisti (tre di loro sono a terra, probabilmente colpiti da pietre), presente la guida che li accompagnava, Juan Argumedo, l'uomo che la stampa peruviana ritiene abbia portato il gruppo alla «trappola, mortale La tesi della repressione indiscriminata, di un'atmosfera di' terrore ' creata nelle zone dichiarate in emergenza dai sinchis (corpo della guardia civile specializzato ncll'antiguerrlglia), non è mai stata abbandonata dalla stampa peruviana che non ha mai nascosto 11 sospetto che gli otto giornalisti fossero stati massacrati da contadini tra i quali si erano infiltrati gli agenti deU'antisovversionc Lima. Si ricompongono le salme degli otto giornalisti uccisi a fine gennaio