La Hoffann chiede 8 giorni perdistruggere la diossina

La Hofhnann dtiede 8 giorni perdistruggere la diossina I sindaci non si fidano e chiedono lo sgombero immediato La Hofhnann dtiede 8 giorni perdistruggere la diossina DAL NOSTRO CORRISPONDENTE PARIGI — La sindrome di Seveso ha contagiato anche la Francia e da quando l «fantasmi della paura* si sononiaierializzati con la scoperta nel vecchio mattatoio di Anguilcourt-le-Sart dei 41 fusti con i residui di diossina tutti fanno a gara nello sbarazzarsi dell'indesiderabile carico. I bidoni sono ancora depositati sotto buona guardia nella base militare di Sissonne, un paese di tremila abitanti nel Nord della Francia. Ma Hnquietudlne della popolazione sta rapidamente aumentando, anclie perché la multinazionale Hoffmann-La P.oclie lui annunciato ieri di aver chiesto alle autorità francesi otto giorni di tempo per sgomberare e distruggere i detriti tossici. Otto giorni d{; convivenza con la paura sonò troppi e ieri il sindaco di Rethel, un centro a pochi chilometri da Sissonne, ha chiesto ufficialmente con un telegramma inviato al ministro dell'ambiente Huguette Bouchardeau l'immediato sgombero dei 41 bidoni dalla base militare.' Gli abitanti di Sissonne sono ancora pili inquieti e si chiedono perché è stato scelto il loro villaggio (dieci volte piU popoloso di Anguilcourt) per ospitare il carico velenoso. «Bisognerebbe rinviarli al mittente, in Italia, da, dove sono partiti» ha commentato seccamente un abitante del paese intervistato dalla tv. Un analogo atteggiamento di timore è stato espresso anche dai sindaci dei Comuni del dipartimento déll'Ain, dove.si trova l'impianto di Sain{ Vulbas, l'unico in Francia dovè i bidoni con i residui di diossina potrebbero essere inceneriti, secondo la soluzione proposta dalla Hoffmann-La Roche. «Sul nostro territorio non si brucia proprio niente. Ci opponiamo formalmente all'arrivo nel nostro dipartimento del fusti di Seveso», hanno scritto i sindaci. Infine c'è ancora da registrare la smentita del primo ministre Mauroy a un articolo dei quotidiano tedesco Die Welt (che per primo annunciò la localizzazione dei residui di diossina ad Anguilcourt-leSart) secondo il quale il governo francese sapeva dall'inizio della settimana dove erano nascosti t 41 bidoni. «Ho appreso soltanto giovedì dove si trovavano, ne ho immediatamente informato 11 ministro dell'Ambiente e subito è scattato il piano d'operazione per mettere al sicuro i fusti di diossina nel campo militare di Sissonne», ha dichiarato il primo ministro francese. Non c'è stato qwindi alcun ritardo p.pat»

Persone citate: Hoffmann, Mauroy, Roche, Sain

Luoghi citati: Francia, Italia, Parigi, Seveso