Saronni rinuncia, via libera a Bontempi

Saronni rinuncia, via libera a Bontempi GIRO D'ITALIA Nel volatone di Terracina il campione del mondo ha rinunciato a battersi per un possibile abbuono Saronni rinuncia, via libera a Bontempi Il gigantesco sprinter ha contenuto la rimonta del campione del Belgio, Hrete, conquistando la sua seconda vittoria, dopo una tappa lenta sotto il sole DAL NOSTRO INVIATO SPECIALE TERRACINA — Prima in zone tristi fittissime di folla, poi in bellissimi deserti in riva al mare, 11 Giro d'Italia s'è spostato ieri, al sole, da Salerno a Terracina, dalla Campania più tragica di case finte e gente vera al Lazio più incredibile di alberghi fragili e pro! toturisti svedesi Saronni | sempre in maglia rosa e sempre con 8" su Contini. Tutti in gruppo. Bontempi vincitore, | come già a Lido di Spina, stai volta su Hoste. Moser tori montato da due calli al dito di un piede. Grande noia, anche se noia i abbastanza nobile, diciamo j logica dopo che 11 Sud è stato i sceso e risalito con tappe tutto sommato bellocce. Grande noia nel caldo ormai grande. I i girini non hanno ancora pre; so una goccia di pioggia, l'uni: ca acqua del Giro, a parte quella delle pompe e dei sec: citi, è stata trovata nella di| scesa verso Pesaro, sulla strada, residuo di un temporale i appena finito. Ieri l'andatura | lentissima, nel caldo, è stata ; una specie di legittima difesa. ' Traversare certi paesoni della Campania, poi, era un'auten¬ r ha contenuto la rimonta dtica avventura fisica, con la folla che si apriva all'ultimo, 11 selciato sconnesso, agguati anche di cani e di gatti. E' stato bellissimo l'ultimo chilometro, questo si. Saronni non aveva mandato avanti nessuno dei suol, neanche1 Thurau che pure, staccato di appena 40" dal padrone Beppe, potrebbe prendergli con tutti 1 riguardi la maglia rosa, alleggerendolo un po'. Di Terracina il Giro aveva un ricordo triste, il bambino morto per il crollo di una trlbunetta all'arrivo, quattordici anni fa. I corridori, anche senza questa memoria dolente,' avevano, chissà perché, paura della volata, peraltro su una strada lungomare bella e sgombra.. Dunque l'ultimo chilometro. Contini a cercare la sortita, più che altro per seguire un copione battagliero. Poi i velocisti, che ormai non hanno paggi o schiavi, perché qui sono tutti velocisti •lunghi», di quelli che le volate se le gestiscono da soli. Caso mal Rosola a tirare Gavazzi, ecco, però anche a prò di Rosola, come già dimostrato. E Bontempi presto allo scoperto, in progressione. del campione del Belgio, Hreta 1 i o i i e1 i Ieri ha vinto di nuovo Bontempi, presto «dichiaratosi* in testa, e spostatosi dal centro alla destra chiudendo, ma non troppo, Hoste campione del Belgio in rimonta. Sulla sinistra Freuler e ancora più sulla sinistra Gavazzi, compagni di squadra, avversari di volata, battuti. Hoste aveva snrps rete, conquistando la sua seslalomato bene, per indivi' duare un corridoio libero. Bene ma tardi, ha perduto per un bel palmo, benché ad alcuni il- belga, essendo in rimonta, fosse parso perfino vittorioso. Bontempi comunque per contenerlo ha dovuto scomporsi, disarticolarsi: ed è già. molto, costringere allo seconda vittoria, dopo una tapi' eer unoe o è o e sa tas, lspasimo la grande macchina da sprint della Inoxpran. Segnaliamo che al Giro c'è Angeli, 11 quale è di Gussago come Bontempi e come Rosola, che prima di ieri avevano entrambi già vinto: teoricamente toccava ad Angeli, non ce l'ha fatta, cosa diranno, cosa dirk a Gussago? Saronni ha rinunciato a cercare abbuoni. Non deve essere stata soltanto la paura di cadere, ma una certa voglia di «staccare» un poco. Saronni ha la maglia rosa, ma non vuole ancora che diventi pelle. Quella che in alcuni è paura di un Giro monotono per la sua dominazione, diventa in lui paura di un Giro ossessivo per impegno, per attenzione. Saronni fermo, gli altri contenti cosi. Ogni giorno in cui Saronni non piglia abbuoni è un giorno guadagnato: questo il pensiero altamente filosofico che guida le pedalate di Contini Battaglin, Visentini, Baronchelli, Lejarreta. E poi c'è il caldo a piallare'{velleità. Resta (o restava?) Moser. Ha problemi di piede, in corsa si ferma per medicazioni. I cattivoni dicono che il callo vero è dentro Moser, si chia¬ appa lenta sotto il sole ma vecchiaia. Lui non «accetta» ancora: appare sempre uri perfettissimo atleta, per di più amatissimo, al quale l'occasione dovrebbe, per riguardo e per convenienza, venire incontro, presto o tardi. Oggi si va a Montef iascone sfiorando Roma. Salite nel finale, all'ultimo chilometro 700 metri di ascesa al cinque per cento. Saronni può vincere: poi perù il Giro si addormenta e lui non dorme più. Gian Paolo Ormezzano Ottava tappa: 1. Bontempi km 212 in 5 ore 42'11", media 37,173 (abb. 30"); 2. Hoste (Bel, abb. 20"); 3. Freuler (Svi, abb. 10"); 4. Gavazzi (abb. 5"); 5. Mutter (8vl); 6. Argentin; 7. ravanello; 8. Rosola; 9. Bogaert (Bel); 10. GIrlanda. Classifica: 1. Saronni, 37 ore 3'31"; 2. Contini a 8"; 3. Panizza a 45"; 4. Thurau (Ger) a 48"; 5. Battaglin a 58"; 6. Baronchelli a l'OT'; 7. Chozas (Spa) a l'14"; 8. M. Lejarreta (Spa) a l'18"; 9. Verza a l'24"; 10. Visentini a l'25"; IL Van Impe (Bel) a l'30"; 12. Vandi a l'37"; 13. Chioccioli a l'40"; 14. Santoni a l'41"; 15. A. Fernandez (Spa) a l'42"; 16. Groppo a l'53"; 17. Beccia a 205"; 18. Prim (Sve) a 2'24"; 19. Ruperez (Spa) a 2"35"; 20. Mufloz (Spa) a 2'35"; 21. Moser a 2'44". ! | | i i i j i i ; : : | i | Terracina. Lo sprint di Bontempi (a destra) su Hoste