Inter e Milan sono ai ferri corti di Franco Ordine
I nter e Milan sonò al ferri corti Il riscatto di Serena (Farina prima non lo voleva, adesso sì) crea Un «giallo» I nter e Milan sonò al ferri corti Il presidente rossonero si è pentito di un accordo privato - Grazie ad un cavillo ha fatto marcia indietro - In ballo anche le comproprietà di Collovati, Canuti e Pasinato MILANO — C'è stato un giallo, ieri, a Milano, e Milan e Inter hanno finito col rompere i rapporti diplomatici. Il «giallo* riguarda Serena, e il riscatto delle comproprietà relative a Collovati, Canuti e Pasinato. E' successo questo: due settimane fa Farina si è incontrato con quelli dell'Inter, e ha sottoscritto un accordo privato nel quale si impegnava a restituire Serena all'Inter in cambio di un congruo «indennizzo* per la rinuncia all'importante attaccante. In queste due settimane, però, al Milan hanno cambiato idea. Sotto la spinta popolare, volevano tenere a tutti i costi Serena. Per invalidare quell'accordo privato è stato trovato, soltanto ieri, un cavillo, che riguarda Mazzola. Il dirigente interista, nella mattinata di giovedì, registrando la sua trasmissione «Bomberche va in onda su Rete 4 soltanto il sabato sera, ha annunciato ufficialmente die Serena era dell'Inter. Il Milan l'ha saputo ed ha trovato il cavilìo. «Non avete rispettato i patti», ha detto in sostanza Farina. Si è precipitato, quindi, in Lega per depositare la lettera con la quale esercita il diritto di riscatto su Canuti, Pasinato e il giovane attaccante, mentre Mazzola ha ribattuto:. «L'accordo, raggiunto ni maggio, prevedeva la restituzione di tutti e tre i giocatori». Quelli dell'Inter, in ogni caso, ci spno rimasti malissimo. Intanto perché perdendo Serena vedono compromessi i loro piani. Poi perché, ancora una volta, si ritrovano al centro di un «caso*. I piani dell'Inter, infatti, prevedevano l'acquisizione di Serena e l'acquisto di un centrocampista, Coeck, quello dell'Anderlecht, inseguito da tanto tempo dal Milan. Il «giallo* ha tenuto impegnati Inter e Milan sino a sera inoltrata. Alle 20. infatti. Bel trami e Ramaccioni erano ancora chiusi in Lega, nell'ufficio del segretario Orlandini, per appianare la questione, mentre Farina ha detto: «Cercheremo una soluzione serena». Intanto, ieri, anche Torino è stata al centro di un vorticoso giro di mercato. E' piombato Sibilla e ha avuto una serie di appuntamenti. Con Sogliono ha firmato un contratto per l'acquisto di Biagini, così nuovo libero dell'Avellino (400 milioni più un ragazzo della Primavera per la comproprietà); ha rinviato poi per la firma del contratto di Favero, ma qui la complicazione è molto più Importante: Sibilia vuole a tutti i costi Francini, ma il terzino è stato promesso al Pisa per ottenere Casale. Infine si è incontrato con Boniperti. I due hanno parlato di Tacconi. Inoltre la Juventus avrebbe fatto sapere di ritenere sempre valida l'opzione su Vignola: un passaggio del giocatore alla Fiorentina sarebbe quindi destinato a rimanere «congelato* fino al 30 maggio. Per quanto riguarda, invece, la Roma, da registrare un rallentamento nellinseguimen to a Zico. Il presidente del Penarol, Washington Cataldi, ha rivelato, partecipando alla conferenza stampa di presentazione del torneo di Canale 5 (in programma dal 24 giugno al 2 luglio), che i 200 mila dollari assicurati per il torneo al Flamengo serviranno come anticipo a Zico. Il che significa che l'asso brasiliano non si muoverebbe assolutamente. Da segnalare intanto, da Napoli, anche una presa di posizione del difensore Ferrario che chiede di essere ceduto. Per gli allenatori, molti movimenti. L'Avellino ha prati camente confermato Veneranda, ma Mozzone potrebbe dire addio all'Ascoli, mentre Agroppi sembra il candidato più accreditato per la panchina del Cesena in sostituzione di Balchi che potrebbe finire al Catanzaro. Franco Ordine
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