Peci s'infuria e abbandona l'aula urlando insulti alla sua ex amica di Claudio Giacchino

Peci s'infuria e abbandona l'aula urlando insulti alla sua ex amica Ancora di scena alle Vallette il superpentito «interrogato» dai br Peci s'infuria e abbandona l'aula urlando insulti alla sua ex amica Rosaria Roppoli: «Tuo fratello Roberto voleva convincermi a tradire come te» - Lui replica: «Basta, ora non rispondo più a nessuno» - Acella di autoaccusa dell'omicidio Berardi 1 Questa volta l'insulto fiorisce sulle labbra di Patrizio Peci. « Quanto sei bastarda, so già dove vuoi andare a parare — urla 11 superpentito agitandosi sulla sedia — risparmiati 'la fatica tanto non ti rispondo». Ma dalla gabbia lontana, In fondo all'aula l'ex amica del cuore Rosaria Roppoli insiste con pacata e calcolata cattiveria tutta femminile: •Tuo: fratello Roberto voleva convincermi a tradire come te, mi disse che in premio della tua collaborazione con i carabinieri t'erano stati promessi 250 milioni, passaporti per nói dueeunabrevegalerapèrte-. , Peci, sempre più furibondo, cede ancóra all'invettiva, si scusa subito col presidente Barbaro poi urla nel microfono: «Afa non lo capisci che una.'volta arrestato non ti ho fatto catturate per delicatezza. Nell'aprile 1980 ti feci telefonare dalla mia famiglia! essendo ormai io da due mesi in carcere,solo perché tu sapessi •ciie per me eri morta, che potevi fare ciò che preferivi. Po\tevi anche impiccarti...: ■ ■ L'ex amica continua implacabile a teorizzare la colpa del fratello del superpentito (nella logica naturalmente delle Brigate rosse. logica che condusse Roberto al martirio, fu assassinato a Roma), Patrizio esplode: -Bastarda, sta'(Atta, taci». Schiaffeggia l'aria, si prende il capo tra le mani, . sembra sulla soglia di una crisi di nervi. Annuncia alla Cor¬ te, mentre la voce della Roppoli agita ancora lo spettro di Roberto: -D'ora innanzi non intendo plii rispondere ' agli imputati, ho già detto tutto. Nemmeno ai difensori rispondo più». Chiede ed ottiene di abbandonare l'aula. Finisce cosi il lungo (durava da tre udienze) interrogatorio ad opera dei compagni di un tempo. La conclusione, turbolenta e squallida, è in sintonia con il suo svolgimento. Non avendo nulla da contestare seriamente, 1 terroristi si sono ridotti a domande assurde, capziose, non incisive e al meschino sadismo di torturare Peci con l'ossessivo ricordargli la tragedia del fratèllo (tragedia che tra l'altro col processo delle Vallette c'entra come i classici cavoli a merenda). Una sorpresa, però, la fine dell'Interrogatorio la riserva. Non potendo prolungare all'infinito (come èra loro strategia) la presenza nell'emiciclo de! superpentito, parecchi brigatisti chiedono di essere messi a confronto coti lui. Una pioggia di richieste sventate (come può un accusato volere confronti su episodi di cui egli mai ha accettato di parlare?) che induce Vincenzo Acella, uno dei più efficienti assassini della banda secondo il rinvio a giudizio, a dichiarare: -Il S marno 78 Peci ed il sottoscritto rubammo in via Randazzo 1 un'auto da "utilizzare per l'uccisione del maresciallo Berardi (il sottuf- fidale sarà fulminato quattro giorni dopo n.d.r.). Peci feri il proprietario dell'auto, tale Picciuti, gli sparò un cólpo di pistola. Perché di questo fatto il pentito mai ha parlato? Voglio un confronto-. Tra lo stupore, è la prima 4, volta che un irriducibile parla . delle proprie responsabilità in un omicidio, per giunta' své- , landò un reato sconosciuto, Acella ribadisce la richiesta. Che è respinta dalla Corte (sarà adesso adesso aperta un'indagine sul presunto ferimento del tal Picciuti) al pari di tutte lè altre. Solo Rocco Micàletlo lunedi avrà la soddisfazione di confrontarsi con Peci. -Io — sostiene il br — non sono mal stato catturato, malgrado quello che da tre anni si dice, insieme all'infame. Voglia chiarire questa storia-. Micaletto, di solito confuso nell'esposizione e facile all'Insulto, dimostra oggi lucidità e doti d'ironia quando precisa: -Purtroppo non sempre riesco a farmi capire, me ne scuso, ma sono fatto così. La mia innocenza, presidente, è un po'' difficile da dimostrare, ma non sono finito dentro con Peci,. Claudio Giacchino ,

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