De Michelis: «L'Anic non vuole gli impianti della Montefibre» di Eugenio Palmieri

De Michelis: «L'Anic non vuole gli impianti della Montefibre» Il ministro delle Partecipazioni statali parla della crisi chimica De Michelis: «L'Anic non vuole gli impianti della Montefibre» «La soluzione va ricercata al di là dei tagli; ho già detto ai sindacati che non sarà possibile salvare tutti i posti di Pallanza e Ivrea» ROMA — L'Anic del gruppo Eni, non si accollerà gli impianti che la Montefibre intende chiudere In Piemonte, mentre la Montedison dovrà rispettare gli accordi sottoscritti con l'ente petrolifero di Stato per gli acquisti di propilene. Gianni De Michelis, ministro delle Partecipazioni Statali, sostiene che nelle prossime settimane bisognerà trovare una soluzione globale alla grave crisi che ha investito Pallanza e Ivrea, ma avverte che vie d'uscite miracolistiche non ci sono, tante che, non si avventura in facili promesse preelettorali: «Le proposte specifiche — ci tiene a precisare — riguardano il collega dell'Industria, Pandoli: i. Il governo è preoccupato non soltanto per la riduzione dell'occupa/Jone in queste due località, ma per il rischio che la chiusura degli impianti si ripercuota su altre società». Può essere più esplicito? «Il vero problema è ricercare una soluzione che al di là del "tagli" eviti 11 tracollo dell'intera area chimica del Novarese. Ecco la ragione per cui considero il passaggio della cassa integrazione non un espediènte elettorale, ma un Il ministro De Michelis modo per puntellare la situazione e per guadagnare tempo in vista di un nuovo assetto. Certamente non ricostituiremo tutti i posti di lavoro e ho già detto ai sindacati che non esiste la speranza di salvare tutti 1 1200-1500 posti attualmente toccati dalla crisi». La cassa integrazione a zero ore è l'altra faccia della medaglia, cioè del disimpegno Montefibre dal settore nylon nonostante le promesse fatte a suo tempo dalla Montedison ai sindacati. E' la solita manovra per scaricare sul gruppi pubblici, in questo caso l'Anic, un settore che al momento produce solo perdite? .Lo escludo decisamente. L'Anic continuerà nella sua ristrutturazione secondo le linee già fissate. C'è la possibilità per Pallanza di mantenere una quota produttiva». L'impressione è che tutto resterà congelato fino a dopo le elezioni e che le decisioni finali spetteranno al nuovo governo. Il discorso riguarda la chimica in generale. La Montedison, secondo alcuni esperti e alcuni sindacalisti, da una parte si libera di tutti 1 suoi gioielli, dall'altra scarica I ferrivecchi sul «polo» pubblico, rinunciando alla tradizionale cultura industriale a favore di operazioni finanziarie. Che cosa ne pensa? «Io non sono d'accordo con questi crìtici. Non è un mistero che la Montedison è afflitta da problemi finanziari. La via seguita mi sembra quella giusta e nessuno, finora, si è fatto avanti per indicarne una alternativa. Del resto, come si fa a sostenere che intese come quella Montedlpe-Monsanto o Montefibre-Hercules non rispondano ad una logica industriale? Almeno sulla carta il fifty-fifty con la Hercules'mi sembra valida Corrette anche le scelte per l'acrìlico e il poliestere: nel giro di un anno, il prossimo, Porto Marcherà e Acerra potrebbero dare utili». All'Eni c'è molto malumore, invece, per il matrimonio fra Montedison e Hercules. Temono che Foro Bonaparte non rispetti I patti e che si approvvigioni, da altri gruppi, magari attraverso la stessa Hercules, per il propilene: insomma oltre al danno, gli impianti fonti di perdite, anche la beffa. «Io l'ho detto subito: va bene l'internazionalizzazione della chimica italiana, ma questo non può costituire una violazione, formale o sostanziale, degli accordi fra Eni e Montedison; né può tradursi in un danno per l'Eni che altrimenti non saprebbe dove collocare una certa quota della produzione». Ne ha discusso con lievitilo e con Schimberni? «Non ne ho parlato perché i contratti sono stati concordati dalle due società: spero che i manager li abbiano fatti bene, secondo le rispettive esigenze». Eugenio Palmieri .4

Persone citate: Anic, Bonaparte, De Michelis, Gianni De Michelis, Pandoli, Schimberni

Luoghi citati: Ivrea, Pallanza, Piemonte, Porto Marcherà, Roma