Reagan durissimo con Castro (ma conciliante con Andropov) di Ennio Caretto

Reagan durissimo con Castro (ma conciliante con Andropov) «C'è il fascista cubano dietro il traffico di droga in Usa» Reagan durissimo con Castro (ma conciliante con Andropov) Secondo il Presidente, un vertice Usa-Urss è possibile Fanno prossimo - Ma, pare di capire dal tono delle accuse all'Avana, prima .'Urss deve cambiare condotta in Centro America DAL NOSTRO CORRISPONDENTE NEW YORK — n presidente Reagan ha sferrato ieri uno dei piti violenti attacchi verbali degli ultimi anni contro Cuba. Definendo il castriamo »un regime fascista che reprime e terrorizza la popolazione» lo ha accusato per l'ennesima volta di esportare •■il colonialismo marxista' in Centro America. Oli ha anche rimproverato di trafficare in droga negli Stati Uniti «come un criminale, lucrando sulla tragedia dei tossicomani», allo scopo di procurarsi valuta pregiata e di infiacchire la gioventù Usa. Spostando il tiro sul Congresso, a Washington, che esita a fornire aiuti militari ai Paesi centroamericani -mi7iacciatì da Cuba., Reagan ha detto: 'Non si può pretendere che essi restino paralizzati di fronte a ribelli armati fino ai denti dall'asse Urss-Cuba-Nicaragua'. Il Presidente ha attaccato Castro in un discorso a Miami, in Florida, di fronte alla comunità di rifugiati cubani, per l'ottantesimo anniversario dell'indipendenza di Cuba dalla Spagna. L'Avana aveva protestato per questa iniziativa, condannandola come .uninaccettabile interferenza nei nostri affari interni: Reagan ha parlato rivolto non solo a Castro ma anche al Congresso. Ha sfidato il primo a provare di non essere 11 braccio armato sovietico nel Centro America e di non mandare droga negli Stati Uniti. Col Congresso, il Presidente ha assunto un tono minaccioso. «Ci sono troppi parlamentari a Washington', ha tuonato, «che per paura o' ignavia non fanno nulla per i nostri amici in Centro America... Se in questo momento, in cui la crisi può ancora essere evitata, essi ci ostacoleranno, il nostro popolo saprà chi è responsabile'. 'Negare forniture militari a gente che, com¬ batte contro la sovversione esterna armata fino ai denti; ha continuato, »é la ricetta del disastro... Se la nostra sicurezza nazionale verrà messa in pericolo, ne chiederò conto al Congresso'. La veemenza del discorso di Reagan non ha lasciato dubbi sui suoi obiettivi: stroncare da una parte i tentativi di alcuni parlamentari di promuovere un dialogo tra gU Stati Uniti e Cuba, e costringerli dall'altra ad appoggiare il suo intervento in Centro America. In una precedente intervista all'agenzia di stampa United Press International, il Presidente aveva già fatto riferimento a Castro, ma in termini meno aggressivi. All'ini¬ zio del mio mandato, aveva detto, abbiamo compiuto del sondaggi. «5' avvenuto quando ci ha accusati di preparare l'invasione di Cuba... ma i contatti si sono persi: L'intervento di Reagan in Florida ha anche ridimensionato le interpretazioni ottimistiche date all'intervista alla CpL II Presidente, rovesciando la propria posizione, si è proclamato disponibile a un incontro con Andropov. "Un vertice tra le superpotenze', ha detto testualmente, «è probabile l'anno venturo». In risposta alle domande del giornalista ha precisato che non è la 'riluttanza» del leader del Cremlino a renderlo difficile adesso, ma 11 fatto che deve essere preparato con cura per ottenere risultati positivi. Nell'intervista, Reagan ha sfoggiato addirittura un tono conciliante verso Mosca, affermando di aver tenuto con lei .contatti a tutti i livelli, sempre» e di non aver mai corso il rischio che un confronto si trasformasse in una guerra nucleare. Sembra chiaro che nell'attuale fase 11 capo dell'amministrazione repubblicana vuole fare pervenire ad Andropov un duplice messaggio: la mia disponibilità al vertice esiste, dice, ma, per concretarla l'Urss deve cambiare condotta, soprattutto in Centro America. Ennio Caretto