Carmelo Bene vince e tuona Il genere umano mi ripugna di Vincenzo Tessandori

Carmelo Bene vince e tuona Il genere umano mi ripugna STORIA DI UN MAL DI DENTI E DI UNA QUERELA Carmelo Bene vince e tuona Il genere umano mi ripugna DAL NOSTRO INVIATO SPECIALE SANREMO — Questa è la storia di un processo che non si è celebrato. Alla sbarra, Carmelo Bene, 47 anni, attore; è accusato di diffamazione. Alle 8,45 fa il suo ingresso In pretura, dice: «Si celebri, si celebri, questo rito: Veste un completo azzurro, camicia crème, cravatta viola. E' bellicoso e irritato per non aver potuto dormire. Si sente vittima, se non altro di un malinteso, non imputato. L'accusatore è Angelo Esposito, 42 anni, titolare di un ristorante e organizzatore di spettacoli teatrali. La storia: l'attore, la sera. del 16 aprile '82 doveva esibirsi nella «Lectura Dantis» In piazza Colombo. Lo spettacolo salta. Bene, ammalato, è costretto al forfait. Nuovo accordo per 11 luglio, compenso pattuito 22 milioni. L'impresario afferma di averne pagati 17 perché ^cinque li hanno bruciati le spese sostenute per la prima organizzazione'. Esplode la baruffa. Diceva ieri mattina Esposito: 'Bene e, il suo impresario, Salvatore Maenza, scoppiarono in un frasario da mercato del pesce». Di più, un telegramma all'amministrazione comunale, firmato dall'attore, definiva l'organizzatore un «cialtrone». Di qui la querela. La prima udienza, il 14 febbraio, è rinviata perché l'imputato è assente, la successiva perché erano in corso trattative. Non si raggiunge accordo: Bene respinge la proposta di inviare una lettera di scuse, pagare 300 mila lire di spese processuali e 200 mila da donare alla Croce Rossa di Sanremo. Ieri 11 confronto decisivo. Ripeteva Bene, sempre più combattivo, deciso a difendersi davanti al pretore Vittorio Spirito: «in ventidue anni di palcoscenico non mi era mai capitata una cosa del genere: j «Mai successo un affare simile, eppure per anni ho organizzato spettacoli per attori importanti, l'ultima è stata Lisa Minnellu. ribatteva Angelo Esposito. E aggiungeva: «Afa forse erano più seri di Carmelo Bene. Io alla 'storia del mal di denti, quando non si presentò in aprile, non ci ho mai creduto: L'accordo raggiunto dagli avvocati Umberto Guerini di Bologna e Massimo Ivaldo di Sanremo, difensori dell'attore e Alessandro Mager, patrono di Esposito, prevede remissione della querela e pagamento delle spese per l'Impresario. Dopo la «pace». Bene tuona: 'Non sono soddisfatto, lo volevo condannato, volevo fa¬ re del bene al Comune di Sanremo». Non ci sono stati sorrisi o strette di mano. 'Stringere la mane a chi?», chiede l'attore. E prosegue: «i4 me il genere umano ripugna, a cominciare da me stesso, figuriamoci il genere subumano». Vincenzo Tessandori Carmelo Bene

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