Il dottore dei disastri

Il dottore dei disastri Convegno sull'impiego della medicina in caso di sciagure Il dottore dei disastri ROMA — Le conseguenze di un disastro (terremoto, alluvione, eruzione vulcanica, incidente aereo, e cosi via) sulle persone direttamente coinvolte sono Inversamente proporzionali al grado di organizzazione del servizi di intervento, al grado di vulnerabilità prima del disastro, e alla rapidità con cui agiscono 1 soccorritori. E' un'equazione di cui lo studio delle calamità più recenti (i terremoti del Friuli e dell'Jrpinia, per esempio) ha confermato l'esattezza. L'ha ricordato ieri il ministro della Protezione Civile Loris Fortuna presentando il terzo Congresso mondiale di medicina dei disastri e di emergenza che si svolgerà a Roma dal 24 al 27 maggio. «Per ridurre le conseguenze sulle popolazioni bisogna innanzitutto abituarsi a convivere con l'eventualità di un disastro — ha detto il prof. Corrado Mannl dell'Università Cattolica di Roma presidente del Congresso —. La gente deve perciò essere informata su ciò che può accadere in caso di calamità, in modo da conservare il più possibile la calma e ' agire di conseguenza». In secondo luogo è Indispensabile un'organizzazione preventiva che sappia valutare celermente la situazione e faccia affluire «con la giusta priorità i mezzi e gli specialisti sul luogo del disastro». A proposito del medici da impiegare, per limitarci ad un esempio, 1 primi ad arrivare dovrebbero essere gli anestesisti-rianimatori: tocca infatti a loro mantenere in vita 1 feriti e 1 sepolti vivi fino a quando 1 soccorritori possono liberarli e affidarli poi ai chirurghi e agli altri specialisti. A questo riguardo 1 disastri degli ultimi tempi, che hanno potuto essere valutati con una maggiore abbondanza di dati attendibili, stanno fornendo indicazioni preziose. -Risulta per esempio che in caso di terremoto le fratture si verificano in prevalenza sugli arti inferiori,'le ferite prevalgono sul cranio e lecontusioni si estendono a tutto il corpo ha detto l'architetto Luciano Di Sopra, dell'Università di Roma, autore con il dottor Francesco Schiavi dell'Ospedale Civile di Udine di uno studio per la realizzazione delle tavole di vulnerabilità delle persone nelle catastrofi sismiche —. Nell'80 per cento dei casi i feriti sopravvissuti hanno problemi di natura traumatologica e per il 20 per cento rivelano problemi medici di diversa entità e natura, cardiocircolatori, di puerperio (minacce di aborto, parti prematuri, ecc.) di morbosità mal definita (stress, ecc.)». b. gh,

Persone citate: Francesco Schiavi, Loris Fortuna

Luoghi citati: Friuli, Roma, Udine