Macellai e barbieri gli antichi chirurghi

Macellai e barbieri gli antichi chirurghi Interessante mostra a Roma Macellai e barbieri gli antichi chirurghi ROMA — La cataratta e il .male della -pietra. (1 calcoli alla vescica) erano le operazioni chirurgiche più frequenti nella Roma imperiale, medievale e rinascimentale. Le eseguivano in esclusiva (assieme alle ernie, terzo malanno classico dei romani) 1 «norcini», cioè 1 macellai di Norcia specializzati nel taglio ■e nella preparazione delle carni di maiale. Fu Carlo Ouattani, un chirurgo del Settecento, a togliere ai «norcini» questa prerogativa e a .rivendicarla per la classe medica. Documento di quell'epoca particolare per macellai e barbieri (abili salassatoli) è un'Insegna di legno, ottagonale, nella quale Antonio Lamberto, norcino e cerusico, esalta la sua arte. Questo ed altri «cimeli» della chirurgia a Roma, dall'epoca imperlale ad oggi, sono esposti a Roma fino a venerdì 20 maggio all'Hotel Parco dei Principi dove si tiene 11 secondo congres- so nazionale dell'Acol, l'associazione del chirurghi ospedalieri italiani. La mostra è stata curata da un gruppo coordinato dal prof. Eugenio Santoro, presidente dell'Acol, primario chirurgo dell'ospedale Cristo Re, e dal dottor Aldo Felici. Strumenti, libri, modellini e stampe della mostra provengono in massima parte dal museo di storia della medicina fondato dal prof. Adalberto Pazzlnl a Roma nel 1940 e dal museo dell'Accademia di storia dell'arte sanitaria annesso all'ospedale Santo Spirita Suddivisa in tre sezioni («Oli uomini», «/ luoghi, e .L'arte.) per ognuna delle epoche prese in considerazione la mostra inizia dall'opera dei grandi chirurghi romani dell'antichità: Celso, Antonio Musa (che curò e guari l'Imperatore Augusto), Sorano d'Efeso, precursore della tecnica ostetrica, fino a Galeno, grande medico.

Persone citate: Adalberto Pazzlnl, Aldo Felici, Antonio Lamberto, Antonio Musa, Eugenio Santoro, Galeno

Luoghi citati: Roma, Sorano D'efeso