«Quale camorra, qui non esiste a noi devono dare la medaglia» di Liliana Madeo

«Quale camorra, qui non esiste a noi devono dare la medaglia» Napoli, viaggio nei Comuni che rifiutano il codice anticrimine «Quale camorra, qui non esiste a noi devono dare la medaglia» DAL NOSTRO INVIATO SPECIALE NAPOLI — Una prima ricognizione fra i comuni che neanche hanno discusso il «decalogo del buon amministratore» inviatogli dagli studenti napoletani impegnati nella lotta alla camorra ottiene questa risposta: «Afa noi non ne sappiamo niente/ Veramente? E cosa chiedono questi giovani?., n clima è pre-elettorale. Sindaci e assessori sono sempre impegna• ti, divisi come sono fra riunioni di partito e visite alla loro base. Ma è ugualmente possibile mettere a fuoco qualche situazione specifica, scegliendo fra la miriade dei comuni vesuviani, Boscoreale, 20 mila 895 abitanti, è a Sud-Est di Napoli. Il municipio è nella parte alta del paese, e vi si giunge a fatica girando per sensi unici, stradine che si arrampicano in salita. Qui c'è una giunta tutta de, con un solo assessore socialdemocratico. Il sindaco. Angelo Tufano, medico, ' non c'è. L'assessore ai lavori pubblici. De Caro, democristiano, si rammarica che il documento del giovani non sia arrivato. .Aspetti — dice — Forse, trattandosi di studenti, l'hanno scaricato all'assessore alla pubblica istruzione.. Questi, Ouastaferro. assicura che anche lui non ne sa niente. Quali sono gli inviti rivolti agli amministratori? De Caro non batte ciglio. «La rotazione degli incarichi per gli appalti qui non si fa — taglia corto —. Il fumionario di prefettura per controllare le gare noi già ce l'abbiamo: lo dice la legge. La convocazione del consiglio per legge deve avvenire due volte l'anno, tutte le altre riunioni sono straordinarie'. E qui quante volte si sono riuniti in un anno? .Non so. Bisogna chiederlo al segretario comunale.. L'invito ad essere buoni amministratori quindi è sa perfluo nel caso di Boscoreale. .Certo. A questo tema noi siamo molto sensibili. Ansi, noi siamo una delle amministrazioni pili.pulite della provincia, fórse la più pulita, di chiara Ouastaferro. Ma tutta la giunta di recente non è stata al centro di uno scandalo giudiziario, per assunzioni che favorivano parenti degli amministratori? .Nessuno scandalo. Lo scandalo l'ha fatto il pretore, per come ha articolato la sua sentenza. Comunque abbiamo presentato appello. In primo grado siamo stati condannati a un anno di ■■interdizione dai pubblici uffici e a due mesi con la condizionale, dice De Caro. ; E adesso gli stessi ammutì stratori si ripresentano alle comunali? .Certo, tutti, assicura De Caro. .Noi siamo delle vittime, aggiunge Ouasta ferro. Ma non pensano che la cosa faccia brutto effetto sul la gente? .La politica delle mani pulite è la nostra istanza, interrompe De Caro. .A ■ noi dovrebbero darci una medaglia — fa eco Ouastaferro —. Abbiamo dato lavoro a 28 famiglie. Avevamo tanti altri concorsi in atto.. H socialdemocratico Mari gli ano, assessore all'anagrafe, scuote il capo: .Io continuo a meravigliarmi ancora che il giudice abbia voluto condannarci cosi. Bisogna rivedere i codici e le leggi. Altro che prendersela con gli amministratori!.. Ma la camorra qui c'è? .Macché! Neanche l'ombra. dicono insieme: sono tutti e tre uomini di mezza età, dall'aria bonaria, fisicamente persino simili fra loro. Ma non c'è stato di recente un morto ammazzato, che proprio dal comune ave va ricevuto incarichi di appalto? «/I morto c'è stato ma chi può dire che la camorra c'entri? Ancfxe la magistratura ha alzato le mani davanti al mistero., dice De Caro. Ma soldi qui ne circolano? .Licenze edilizie ne abbiamo rilasciate molte, per piccoli costruttori, contadini. Il palazzinaro qui non c'è. Quel giro di denaro che chiama malavita e intrecci oscuri, qui non ha fatto la sua apparizione, .è l'analisi di Ouastaferro. Salendo più a Nord sempre sul versante Est di Napoli, ecco Poggiomarìno, 14 mila 520 abitanti, giunta dc-psi insediata da cinque mesi dopo un «totale ricambio generazionale» nella de che ha la maggio¬ ranza assoluta e dopo che è stato sostituito il sindaco che da vent'anni faceva il primo cittadino. Eduardo Serafino, assessore alle finanze, democristiano, è l'espressione di questo nuovo corso dèi. suo partito. E' un avvocato penalista quarantenne, parla scegliendo le parole, cita Sciascia e Compagna, ha le sue impertinenze («Quei ragazzi che chiedono di non abusare delle, delibere di giunta, chiedano pure quello che vogliono: io so che in consiglio si perdono ore, perché c'è chi deve fare il suo show su quel palcoscenico a vantaggio del suo elettore; invece in giunta ci si può intendere meglio e trovare accordi rapidi e ragionevoli.) e non lesina un pizzico di spregiudicatezza nel parlare delle passate amministrazioni. .E' stato fatto cosi poco, die si è anche sbagliato poco—dice —. In queste paese manca¬ no le fognature, il centro è attraversato da un canale che è una fogna a cielo aperto, non c'è il macello né un impianto sportivo, il cimitero fa paura, non è stata neanche costruita la casa comunale: siamo in affitto, in condominio, e paghiamo 800 mila lire al mese. Da dicembre in pratica ci siamo limitati a ratificare le centinaia di delibere prese dalla giunta nel tempi passati. Certo, la camorra c'è, come in tutta la Campania. Ma le sue radici economiche sono fuori da qui. SI, qui i morti ammazzati ci sono, ma la pubblica amministrazione non dispone di quei poteri economici e decisionali che servono per garantire il premio all'iniziativa del camorrista. Almeno, non è questa l'amministrazione cui l'organizzazione della malavita possa guardare con interesse.. Liliana Madeo

Persone citate: Angelo Tufano, Compagna, De Caro, Eduardo Serafino, Sciascia

Luoghi citati: Boscoreale, Campania, Napoli, Sud-est Di Napoli