II Cremlino viola il SaIt-2, dice Reagan «Quando avremo l'MX tratterà seriamente»

II Cremlino viola il SaIt-2, dice Reagan «Quando avremo TMX tratterà seriamente» Il presidente Usa riafferma la volontà di «negoziare in buona fede» II Cremlino viola il SaIt-2, dice Reagan «Quando avremo TMX tratterà seriamente» In cambio del sì definitivo al supermissile il capo della Casa Bianca è pronto a ridurre le testate nucleari - «Con la vendita di cereali toglieremo all'Urss i soldi destinati al riarmo» - Meno spese sociali DAL NOSTRO CORRISPONDENTE NEW YORK —11 presidente Reagan ha ieri solennemente riaffermato là propria volontà «di negoziare in buona fede- con i sovietici la riduzione delle armi strategiche e di teatro. Ma ha Insistito sulla necessità di rafforzare prima le difese degli Stati Uniti, accusando l'Urss di aver violato il trattato Salt-2. Alla ripresa delle trattative di Ginevra, e a dicci giorni dal vertice delle sette potenze industriali a Williamsburg, ha cosi messo sull'avviso alleati e avversari che la sua strategia dei binari paralleli, ossia dei negoziati ma da posizione di forza, non viene modificata. La superpotenza mantiene le sue riserve sulla distensione, finché il Cremlino non muta condotta. Reagan ha parlato del rapporti Est-Ovest e del disarmo nel corso di una conferenza alla Casa Bianca — la diciassettesima della serie — dedicata soprattutto all'economia e alla politica interna. Ha incominciato con un elogio alle commissioni competenti del Senato e della Camera che per tre volte, l'ultima proprio pochi minuti prima del suo incontro coi giornalisti, hanno votato per il supermissile MX. -Sta emergendo al Congresso un consenso bipartitico sulla nostra strategia — ha detto— che dimostrerà all'Urss clte gli americani so.no uniti. Mi aspètto ora Usi della Camera e del Senato in seduta plenaria — ha aggiunto —, un sì che allontanerebbe il rischio di una guerra atomica». Di fronte all'MX, ha sostenuto il presidente, «l'Urss sarà costretta a negoeiare con serietà». Il capo di Stato Usa ha indicato le concessioni principali che farà al Congresso in cam bio del suo appoggio. La prl ma sarà Insistere sulla riduzione delle testate nucleari e non dei missili, un sistema di disarmo molto più efficace di quelli sinora contemplati. La seconda sarà promuovere la sostituzione dei missili plurioglvali con quelli monoogivali, come suggerito dalla commissione Scowcorft da lui formata lo scorso dicembre. Reagan ha però sottolineato che qualsiasi accordo dovrà essere verificabile perché, ha fatto capire, gli Stati Uniti non possono fidarsi dei sovietici. Riferendosi ai loro recenti collaudi missilistici, il presidente ha dichiarato: «Abbiamo ragione di credere clte con ogni probabilità abbiano violato i Sa.lt. Abbiamo chiesto loro informazioni, non ce le hanno date, e le prove sono perciò insufficienti». Non senza contraddizioni, il leader dell'amministrazione repubblicana ha cosi giustificato la sua decisione di rinnovare un contratto quinquennale di forniture di cereali americani al sovietici, decisione annunciata l'altro ieri. «Col contratto, porteremo via, non daremo soldi all'Urss... Non le forniremo altri mezzi con cui riarmarsi... Il gasdotto siberiano era una cosa ben diversa... Rendeva l'Europa energeticamente dipendente da Mosca, e per di più. consentiva a quest'ultima di investire in armi le somme risparmiate coi crediti ricevuti». Alla domanda di un giornalista se gli alleati non riapriranno il contenzioso al vertice di Williamsburg, Rcagan ha risposto di no: «Abbiamo risolto i veri problemi, che erano i crediti e i commerci agevolati». In questa vena, passando ai temi economici, il presidente ha ammonito che non accetterà drastiche riduzioni delle spese militari da parte del Congresso in nome del risanamento del bilancio. Reagan ha posto in evidenza che l'enorme deficit statale minaccia la prosperità Usa, riaffacciando lo spettro dell'inflazione, e quindi del rialzo dei tassi d'Interesse. Ma la strada verso l'equilibrio del bilancio, ha sostenuto, è quella della riduzione delle spese sociali. «Metterò anche il veto — ha tuonato — alle risoluzioni per aumentare le tasse. Le tasse devono essere ridotte per incentivare gli investimenti e aiutare la ripresa economica in corso, die accelerando farà scendere anche gli interessi» La conferenza slampa si è conclusa con una fervente difesa della propria politica interna. Reagan ha fatto capire che si, ripresenterà candidato alla Casa Bianca nell'84, corteggiando il voto dei negri e quello degli insegnanti («Nessuno — ha detto — ha fallo più. di noi per i diritti civili e per le scuole»). Ha respinto le accuse di nepotismo o di discordie tra i suoi consiglieri mossegli dai giornali. E a un giornalista che gli chiedeva so spingerà alle dimissioni il governatore della riserva federale Volckcr ad agosto, alla scadenza del mandato, ha risposto seccamente: «Ci penserò quando sarà il mo¬ mento» Ennio Cai-etto

Persone citate: Ennio Cai-etto, Reagan