Il Vaticano sconfesserà il pronunzio per la lettera anti-pacifisti inglesi di Marco Tosatti

D Vaticano sconfesserà il pronunzio per la lettera anti-pacifisti inglesi Il documento doveva restare privato, è finito su tutti i giornali D Vaticano sconfesserà il pronunzio per la lettera anti-pacifisti inglesi CITTA' DEL VATICANO — Il Papa non c'entra, e la Santa Sede neppure: la gaffe diplomatica all'origine ài un grave imbarazzo fra Bucklngham Palace e il Vaticano è ascrivibile in toto atte opinioni personali dell 'ambasciatore di Giovanni Paolo II a-Londra, il pronunzio Bruno Heim. Una presa di disianze ufficiale ancora non ,c'è stata, ina non tarderà a lungo, anche se il Vaticano segue tempi pro■ pri. Oltre il portone.di bfonzo, è ben vivo il timore che la gatte provochi reazioni diplomatiche e politiche (la Gran Bretagna è in campagna elettorale) acute. Fra l'altro, solo dall'anno scorso le relazioni diplomatiche fra Santa Sede e il Regno Unito sono stateportate al massimo livello, con'ló scambio di ambasciatori e pronunzi. Il 4 maggio, monsignor.Bruno Heim ha scritto una lettera — che doveva restare privata — al candidato conservatore di destra Edward Lelghy, aderente al.movimento contro il disarmo unilaterale. Parlando in terza persona, come è consuetudine nel linguaggio diplomatico pontificio, Heim attaccava duramente gli ade-, reiiti alla «Campagna per il disarmo nucleare», fra i.quali il segretario del movimento, monsignor Bruce Kent. Coloro che si battono per un disarmo-unilaterale, secondo il pronunzio, possono essere «utili Idioti», o «idealisti con i paraocchi»; oppure, terza ipotesi, «può darsi che condividano consapevolmente l'ideologia e l'aggressività sovietiche», Quale di queste possibilità sia valida «bisogna stabilirlo esaminando i casi singoli, compreso quello di Bruce Kent». La lettera è finita sulle prime pagine dei giornali, e immediatamente è scoppiata la polemica. Il dibattito sul nucleare, in Gran Bretagna, è assai vivace e costituisce uno dei terni più delicati della campagna elettorale. La presa di posizione di monsignor Heim pone la Chiesa cattolica nell'imbarazzante posizione di essere accusata di interferenza politica (in aiuto alla destra conservatrice). A correggere quest'impressione, i vertici dell'episcopato romano del Regno Unito si sono mossi con tempestività. Il cardinale Hume, arcivescovo di Westminster, ha fatto sapere di essere profondamente dispiaciuto per quest'attacco all'integrità di monsignor Kent. E lunedi della scorsa settimana il cardinale ha incontrato, in una cerimonia ufficiale, monsignor Kent,,e ha avuto per lui espressióni di stima e rispetto. «Questo è stato il nostro commento alla lettera» ha poi chiarito una fonte vicina a Hume. : Bruno Heim, attualmente in Germania per un periodo di convalescenza, ha fatto sapere che non intende cambiare una virgola a quanto ha scritto, il che rende quasi sicura una presa di distanze da parte della Santa Sede. In Vaticano non si fa mistero del fatto che il pronunzio non si è consultato con nessuno a Roma prima di scrivere la lettera, e che i contenuti della missiva non coincidono affatto con il pensiero del Pontefice, né con la linea della Chiesa. Sull'argomento il vescovo ausiliare di Westminster, Victor Guazzetti, afferma che Heim è stato così offensivo nei confronti di tante persone «da. non poter riflettere il pensiero del Papa». Appare improbabile che il pronunzio possa essere richiamato: in fondo la lettera doveva restare privata e, almeno formalmente, la sua buonafede è stata sorpresa dalla pubblicazione. Marco Tosatti

Luoghi citati: Citta' Del Vaticano, Germania, Gran Bretagna, Regno Unito, Roma