A Beirut e Gerusalemme i Parlamenti dicono «sì»

A Beirut e Gerusalemme i Parlamenti dicono «sì» • . ■ 1 • Unanimità in Libano, solo maggioranza in Israele A Beirut e Gerusalemme i Parlamenti dicono «sì» • . ■ 1 • Ma la Siria ripete: «Non permetteremo che sia applicato» - Gemayel: «Siamo alla vigilia di una svolta storica» ■ In Medio Oriente sale la tensione, in allarme la Forza multinazionale BEIRUT — n Parlaménto libanese ha approvato Ieri all'unanimità la decisione del governo di concludere un accordo con:Israele che mette fine allo stato di guerra e chiede 11 ritiro delle truppe di occupazione. Il documento sarà probabilmente firmato oggi prima a Khaldé, un sobborgo di Beirut, pOl a Kyriat SIimona, in Israele.> Perché possa diventare operante occorre però il consenso della Siria, che mantiene In Ubano oltre 40 mila soldati affiancati da 10 mila guerriglieri palestinesi. ' Il ministro degli Esteri siriano, Khaddam, in una intervista pubblicata ieri dal giornale di Beirut As Sapir, ha affermato che Damasco «non permetterà che l'accordo sia applicato» e «non ritirerà le truppe, perché in questo caso sarebbero compromesse la sicurezza della Siria e la stessa unità nazionale libanese'. Quanto all'Olp, 11 suo presidente Arafat ha dichiarato domenica che «a questo punto l'unica possibilità è - là guerra». • L'esercito libanese, durante la riunione, ha circondato la sede del Parlamento, al confine tra 11 settore cristiano e quello musulmano di Beirut. Vi era il timore che una decisione tanto controversa potesse provocare nuovi combattimenti. Sul 99 seggi del¬ l'Assemblea libanese soltanto 79 erano occupati. Sette deputati morti durante la guerra civile non sono stati sostituiti, mentre 13 rappresentanti del Nord e della valle della Bekaa sotto controllo siriano non hanno potuto raggiungere la capitale. Non vi è stato dibattito. Il ministro degli Esteri, Salem, ha letto una lunga relazione sul motivi che hanno indotto il governo ad accettare l'accordo, e Saéb Salam, capo del. •raggruppamento Islamico» moderato, ha presentato una mozione di fiducia al governo subito accettata da tutti per alzata di mano, La seduta si è tenuta a porte chiuse ed è stata tolta dopo mene di un'ora. Il presidente della. Camera, Asaad, ne ha annunciato le conclusioni alla stampa. «£' questa la migliore sorte che potesse, toccare al Libano», ha commeritato l'ex presidente della Repubblica, Chamoun. cristiano conservatore. Non tutti i politici libanesi condividono questa dichiarazione. Le personalità che si oppongono all'accordo si ' erano riunite sabato a Zghorta, nel Nord, nella residenza dell'ex presidente Frangie, fedele alleato della Siria. La decisione del libanesi è (Continua a pagina 2 In ottava colonna)

Persone citate: Arafat, Chamoun, Frangie, Gemayel, Salem, Sapir