Ecclestone: «Il turbo ci rovinerà»

Ecclestone: «Il turbo ci rovinerà» FORMULA 1 Intervisto con l'uomo che ha in mano la gestione commerciale del «Circo» automobilistico Ecclestone: «Il turbo ci rovinerà» DAL NOSTRO INVIATO SPECIALE MONTECARLO — Ufficialmente la Fede-; razione internazionale dello sport automobilistico (Fisa) è proprietaria del campionato mondiale di Formula 1. Però la gestione del. Circo dei Grandi Premi è da anni, commercialmente parlando, nelle mani di un signore Inglese che risponde al nome di Bornie Ecclestone, ex motociclista e pilota con scarsa fortuna, divenuto padrone della scuderia Brabham e presidente della potente Formula one constructors associa Don (Foca). La scalata al potere di Mr Ecclestone è andata avanti parallelamente all'accrescimento delle sue ricchezze. Ora è miliardario, possiede un favoloso appartaménto ih Plccadllly Circus a Londra, un attico arredato con pezzi preziosissimi, si sposta con jet privati ed elicottero. Sulle piste il suo ufficio è un imponente motorhome dal costo superiore a 300 milioni di lire, con vetri opachi (per evitare sguardi indiscreti), collegato via telex e telefono con tutto il mondo. . I dollari affluiscono copiosi nelle sue mani tutto si vende, tutto si compra. Anche la Ferrari dipende da lui sul piano economico, per quanto riguarda la gestione dei monte premi del Circo. Ecclestone è un uomo molto abile. Cortese, disponibile, spiritoso ma nello stesso tempo spietato, una specie di J. R. dell'automobilismo. Piccoletto, non molto attraente, si circonda sempre di belle ragazze. La sua bravura nel trattare gli affari è universalmente riconosciuta, cosi come è valida la sua strategia politica. Riesce a tenere In equilibrio interessi molto diversi fra loro. Quanda parla fa apparire tutto semplice traendo il massimo.dei vantaggi in ogni situazione. Da anni è impegnato in una terribile battaglia contro i motori turbo, ma la sua scuderia è stata la prima -/■ -—i fra quelle inglesi ad adottare i propulsori sovralimentati Bmw. 'Il turbo — sostiene — è uno dei mali dei Grandi Premi. Lo scorso anno dissi che la Formula 1 sarebbe finita entro il 1985 se non fosse stato eliminato il problema crealo dalla differenza di potenza fra i motori. Sono sempre dello stesso avviso. Se non troveremo il modo di cambiare l'attuale regolamento, andremo in rovina. Noi dobbiamo fare spettacolo e non è un bello spettacolo quando due macchine vanno in testa all'inizio della corea, doppiando tutti gli altri. Ci vuole eguilibrio. I costi del turbo sono proibitivi, impossibili per, certi teams-. — Questo è un attacco alla Renault ed alla Ferrari.... 'No. solo una visione diversa dei fatti, lo con Eneo Ferrari ho un ottimo rapporto, lo stimo e lo ammiro. Abbiamo sempre trovato del punii di intesa. Non è vero che siamo in contrasto: nella Formula 1 pi completiamo l'uno con l'altro. Lui è l'anima sportiva, io quella commerciale-. , — Lei parla di costi. Ma le vostre pretese con certi organizzatori hanno fatto si che qualcuno abbia rinunciato ai Grandi Premi... •Se intendete parlare di Las Vegas, la rinuncia degli americani non è ancora definitiva. Ho avuto un colloquio con loro l'altro giorno. Non è escluso che arriveremo ad un accordo in tutti i sensi. Faremo il sabato la gara Indy e la domenica la Formula 1. Almeno, questo è probabile se ci sarà la copertura televisiva'. — Alcuni costruttori inglesi hanno conte¬ stato il G. P. di Monaco. Qua! è la sua posizione? Si dice che qui i prezzi sono troppo alti, che la gara potrebbe essere non valida per il campionato mondiale perché non è permesso eseguire rifornimenti in corsa, mentre i regolamenti lo consentono. «/ monegaschi sono bravissimi, ottimi organizzatori. Good peoplè. Non abbiamo nulla da rimproverargli. Montecarlo è la più bella passerella per la F. 1. Per quanto riguarda i rifornimenti — rivela per la prima volta Ecclestone —ci avevano scritto che se volevamo praticarli, avrebbero eseguito i lavori necessari per garantire la massima sicurezza. Sa- ■ rebbero stati disposti a scavare delle fosse net box per internare delle cisterne da 200 litri di benzina l'una. Ma sarebbe stato tutto un lavoro a carico nostro per le spese. Abbiamo rinunciato volontariamente, in quanto su questo circuito non siamo convinti die sia necessario fermarsi a metà gara per cambiare gomme e immettere la benzina-. — L'invezione del rifornimenti è della sua ' scuderia, la Brabham. Un espediente per vincere il titolo mondiale... 'Non vedo perché si debbano fare discussioni. Il regolamento lo consente. Purtroppo, quest'anno siamo stati sfortunati. Potremmo avere il triplo dei punti che abbiamo. Comunque non desisteremo. Nel 1982 la Ferrari poteva Vincere e non ha avuto la buona sorte dalla sua parte. Speriamo che per noi vada diversamente'. — E' soddisfatto dei suoi piloti? Ritiene di avere una squadra imbattibile con Piquet e ■ Patrese? •Sono certamente fra i migliori. Forse possono ancora diventare più bravi ed esperti. Per il momento non ho alcuna intenzione di cambiarli. Ma questo si vedrà a fine stagione.. Cristiano Chiavegato Proprietario della Brabham (che usa motori Bmw sovralimentati), vuole far cambiare le regole. ; «Noi dobbiamo dare spettacolo, e con queste vetture superpotenti jnon è possibile: occorre più equilibrio traiteams» ;j Montecarlo. Uno dei punti più spettacolari del circuito, la piazza del Casinò con l'Hotel de Paris

Luoghi citati: Las Vegas, Londra, Monaco, Montecarlo