I grandi solisti alzano il Maggio

I grandi solisti Concerti e convegno Wagner-Brahms I grandi solisti dal nostr» inviato speciale FIRENZE — I grandi solisti tengono alto il livello di questo Maggio Musicale la cui programmazione, correndo sul binario obbliga to degli anniversari, non brilla' per soverchia originalità. Il secondo e il terzo concerto dell'Orchestra di Los Angeles diretta da Zubln Menta sono stati.illustrati dalla presenza di Gldon .Kremer e del grande Ashkenazi, che suonava il secondo Concerto per pianoforte. In particolare si vuol ritornare un momento sul violinista Kremer. che nel primo concerto era stato quasi messo in ombra dall'eccezionale felicità di suono del violoncellista Yo-Yo Ma. Kremer è il contrario, è un tormentato, il suono non è- bellissimo, se la mano sinistra noh conosce ostacoli in fatto di agilità, la cavata dell'arco potrebb'essere più sonora e più rotonda. Ma di queste proprietà l'artista si fa uno strumento espressivo: per quanto abusata possa sembrare la parola, è necessario affer-" mare che la sua esecuzione del Concerto per violino fu letteralmente ispirata, e mise in luce, come raramente accade di sentire, proprio gli aspetti notturni e decadentisti dell'arte AiBrahms che, frattanto, nella saletta di Palazzo Gaddl erano oggetto di relazioni e dibattiti nel convegno sull'antitesi storica Wagner-Brahms, del cui inizio in Palazzo Vecchio già abbiamo dato notizia. - Esso ha toccato anche argomenti collaterali e connessi, come Hugo Wolf, della cui personalità ed • opera ha fornito una sintesi Ugo Duse, e Hanslick, il celebre critico' viennese che nella citata antitesi, oggetto del convegno, aveva tenuto le parti del sinfonista tradizionale contro la musica dell'avvenire. La sua posizione è stata illustrata da Enrico Fublni e da Rudolf Arnhcim. Sui l'apporti di Wagner con la fórma sinfonica ha parlato Egon Voss, di Monaco, e Michael Musgrave, di Londra, ha trattato del celebre sàggio schoenberghiano su Brahms il progressivo, che è un po' la chiave di volta dell'intero argomento. ' Alla fine, quasi tutti sembravano d'accordo sulle conclusioni prodotte da questo saggio, e cioè che' l'antitesi Wagner-Brahms fòsse determinata da circostanze storiche che oggi ; non agiscono più e l'antitesi è svanita. Ma non era d'accòrdo D'Amico, e ne nacque l'ultimo giorno un'animata discussione, tale da far rimpiangere che il convegno fosse terminato proprio quando le acque cominciavano ad agitarsi. Fuori del Maggio Musicale, la stessa sera in cui vi si teneva l'ultima recita del Tannhàuser, al Teatro dcl■ la Pergola, nella stagione dell'Orchestra Regionale Toscana di cui è direttore artistico Luciano Berlo, era possibile incontrare un altro grande solista, non minore ma più insolito che quelli esiblti'.al Comunale. L'australiano Barry Tuckwcl.l è oggi il più grande cornista vivente; Nel primo c nel terzo dei Concèrti di Mozart, piccoli ma non insignificanti, specialmente il terzo, ha rinnovato la meraviglia che già destava il grande Denis Brain, nella rivelazione della straordinaria dolcezza discorsiva di cui è capace questo strumento, in orchestra lolita-' mente confinato ad energetiche e sommarie definizioni armoniche. L'Orchestra Regionale. Toscana è ora un agile complesso che nella sua dimensione cameristica quasi riposa l'orécchio un po' affaticato dallo sfarzo sonoro delle grandi filarmoniche. La dirigeva Maurizio Dinl dacci, un giovane che ha studiato a Trento e à Monaco di Baviera, che nelle pagine mozartiane ha dato prova di musicalità, e ha diretto con spigliatezza la divertente suite dal ballétto Le boeuf sur le toit di Mll'uaud. In programma anche una novità assoluta, Metabolal (in parole povere, variazioni) per orchestra del ventiquattrenne veronese Marco Stroppa. Il pezzo è abile strumentalmente, ma soprattutto è più fresco e disinibito di quanto potrebbero far temere 11 titolo e il gergo della nota (poco) illustrativa fornita dal giovane compositore. - Màssimo Mila

Luoghi citati: Firenze, Londra, Los Angeles, Monaco Di Baviera, Toscana, Trento