Iran, i dirigenti comunisti rischiano la pena di morte
Iran, i dirigenti comunisti rischiano la pena di morte L'accusa ufficiale è di «lotta contro Dio» Iran, i dirigenti comunisti rischiano la pena di morte TEHERAN — I dirigenti del partito comunista iraniano «Tudeh» sono colpevoli di «lotta contro Dio». Lo ha detto ieri a Teheran il procuratore generale rivoluzionario Mussavi Tabrizi confermando la sensazione, ampiamente diffusa in Iran, secondo la quale il segretario generale del partito Nureddin Kianuri e una decina di altri quadri dirigenti del partito arrestati negli ultimi tre mesi non sfuggiranno alla condanna a morie. Il movimento è stato ufficialmente messo fuori legge dal regime islamico dell'ayatollah Ruollah Khomelni 11 4 maggio. Recentemente Moliseli Rezai, comandante del corpo dei «Pasdaran», la milizia cui spetta ka repressione delle -attività controrivolusionarie», ha reso noto che «un migliaio» di iscritti e simpatizzanti, compreso l'intero gruppo dirigente del «Tu¬ deh», è stato finora incarcerato. Il presidente del Parlamento iraniano, il leader sciita Hashemi Rafsanjani, considerato uno dei più atirevoli esponenti del regime, ha criticato le interpretazioni fatte in Occidente circa la messa al bando del «Tudeh» sostenendo che ciò non significa che Teheran stia spostando la sua linea politica da Mosca verso Washington. Secondo Rafsanjani, che però non ha menzionato l'espulsione, decisa dieci giorni fa dal governo iraniano, di 18 diplomatici sovietici, i recenti avvenimenti dimostrerebbero solo che l'Iran sta applicando alla lettera il precetto dell'ayatollah Khomeini «né Est né Ovest». Quanto alle «confessioni» dei dirigenti del «Tudeh» trasmesse dalla televisione iraniana, Rafsanjani ha detto che sono state ottenute senza alcuna pressione, in quanto Kianuri e i suoi compagni, stando in carcere, «si sono finalmente resi conto che l'Unione Sovietica è un Paese imperialista».
Persone citate: Hashemi Rafsanjani, Khomeini, Nureddin Kianuri, Rafsanjani, Rezai
Luoghi citati: Iran, Mosca, Teheran, Unione Sovietica, Washington
A causa delle condizioni e della qualità di conservazione delle pagine originali, il testo di questo articolo processato con OCR automatico può contenere degli errori.
© La Stampa - Tutti i diritti riservati
- L'orrenda visione nella sala della Banca
- Il gran rifiuto
- Kampala Ú isolata Ultime ore di Amin
- L'Antitrust punisce i «tegolini»
- Moratti contro i tifosi: Lippi resta
- «Zoff sì Ú rifiutato di parlarmi»
- Roma, Totti contro Capello
- La bomba alla "Commerciale"
- Vasco Rossi: «Canto per farmi coraggio»
- Tardelli attento al pendolare Suazo
- "Varsavia deve arrendersi"
- Dopo il discorso di Mussolini
- Diktat alle società sul limite di spesa
- La Germania inserita nel fronte occidentale
- Rubatto presidente del Torino
- Due discorsi di Farinacci a Chieti
- La Corte Costituzionale decide se può esistere una tv privata
- Ordinazioni e liquidazioni per l'Aeronautica
- Continua la serie dei programmi noiosi
- Minghi fuga per la vittoria?
- Giovani missini sparano 3 colpi in testa a un padre di otto figli
- "Varsavia deve arrendersi"
- Ad un favoloso Pulici risponde una volta sola Chinaglia
- Grace Kelly ha pagalo
- Uccisa con ventidue coltellate
- La parola d'orline di Hitler ai giovani: lotta senza quartiere al bolscevismo
- Stroncato a 44 anni da overdose a Bra
- Il suo spettacolo sospeso nel più noto locale della Versilia
- Liquidato Gomulka, domata la sommossa Imminente rimpasto nel governo polacco
- Ã? scomparso Ferruccio Novo creatore del "grande Torino,,
In collaborazione con Accessibilità | Note legali e privacy | Cookie policy