La Siria blocca il piano di pace
La Siria blocca il piano di pace A BEIRUT E' TORNATA LA PAURA La Siria blocca il piano di pace E intanto slitta la sigla dell'accordo tra Libano e. Israele BEIRUT — La Sirla respinge raccordo fra Israele e 11 libano, ■ nell'insieme cernie in ogni particolare', ho hanno annunciato ieri fonti ufficiali siriane, al termine di un colloquio fra il presidente Hafez Assad e il ministro degli Esteri libanese Elle Salem. Salem è ripartito da Damasco per Beirut alle 15, dopo due lunghi incontri con il ministro degli Esteri Khaddam. La Siria ha in territorio libanese 40 mila soldati, affiancati da 10 mila guerriglieri palestinesi. A Damasco è arrivato ieri 11 presidente dell'Olp. Yasser Arafat: non si sa se la sua presenza sia da mettere in rapporto con la missione di Elle Salem, o se egli stia cercando di risolvere una crisi che si aperta nell'Olp con la rivolta armata di una corrente filosiriana del gruppo «Al Fatali-,, nella valle libanese della Bekaa. L'accordo che il Libano si prepara a firmare con Israele, secondo Damasco, «é un trattato di cagitolazione imposto al Libano da Israele e dagli Stati Uniti. E' contrario alla logica, al diritto tnternazionale e alle risoluzioni 508 e 509 del Consiglio di sicurezza dell'Orni, che ha chiesto il ritiro senza condizioni delle truppe straniere dal Libano. Rappresenta una limitazione della sovranità del Libano e minaccia la sicurezza e gli interessi nazionali della Siria^. Damasco non ha però indicato esplicitamente se le sue truppe rimarranno in Libano, o se si ritireranno In parte 11 giorno In cui vi fosse un ritiro israeliano. Un portavoce non ha.voluto commentare le «ri relazioni-, della stampa liba¬ nese, secondo cui 1 movimenti alleati deìla Siria si preparano a costituire un «Fronte Nazionale» per opporsi al governo di Beirut. Nelle zone occupate del Libano ieri vi era una calma insolita, mentre il consigliere presidenziale Wadi Haddad partiva per Tripoli, capoluogo del Nord, per trattare con due fra! i principali notabili che hanno stretti rapporti con Damasco: l'ex presidente Soleiman Prangie e l'ex primo ministro Rashid Karame. Radio Beirut segnala però un intenso movimento di truppe e carri armati israeliani, diretti dal Sud verso il fronte dello Chouf. Al suo ritorno a Beirut il ministro degli Esteri Salem ha dichiarato che «Libano e Siria hanno pùnti di vista diversi, ma i loro rapporti rimangono buoni. Ho informato il presidente Assad del testo dell'accordo fra Libano e Israele — ha detto Salem — sapendo bene che egli non l'avrebbe approvato. Su ogni accordo vi sono diverse interpretazioni, e la Siria ha un punto di vista differente dal nostro. Ieri sera il presidente libanese Qemayel ha nuovamen- te riunito il governo per esaminare ancora 11 testo dell'accordo libano-lsraeliano. Tra speranza e timori molti libanesi hanno scelto di attendere all'estero la conclusione di un accordo che potrebbe portare la pace o nuove battaglie. I voli per Cipro sono prenotati per 5 giorni, nei quartieri cristiani di Beirut le scuole sono chiuse per motivi di sicurezza. Le delegazioni israeliana, libanese e statunitense riprenderanno domani a Natanya l'esame dell'accordo fra lo Stato ebraico e Beirut dopo avere tentato ieri di concluderne un riesame prima del! tramonto e l'inizio del sabato ebraico. Il portavoce israeliano Avi Pazner ha riferito che le delegazioni, divisesi in tre commissioni, hanno completato la verifica del documento nella sua versione inglese, accingendosi a esaminare quella francese prima di aggiornarsi al 15 maggio, alla vigilia della ripresa nel Parlamento israeliano dei dibattito sull'accordo. Come era stato lasciato trapelare con molta cautela giovedì e ieri, la 37* sessione del negoziato per il ritiro delle forze straniere dal Libano, iniziatosi il 27 dicembre scorso, non ha portato alla parafatura dell'accordo che contiene annessi segreti. La questione del futuro «status» del maggiore libanese Saad Haddad. alleato da anni di Israele, dividerebbe ancora le parti e sarebbe oggetto di non esaurienti" risposte fornite da Beirut ai -chiarimenti politici e militari- chiesti dallo 8tato ebraico sull'accordo realizzato dal segretario di Stato Usa George Shultz.
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