La chimica scompare dal Piemonte Martedì un incontro per salvarla

La chimica scompare dai Piemonte Martedì un incontro per salvarla Gravi timori per la crisi negli stabilimenti Montef ibre e Michelin La chimica scompare dai Piemonte Martedì un incontro per salvarla TORINO —. Rischia di scomparire uno dei poli della Chimica italiana, dotato, tra l'altro, di un importante centro di ricerca. «Se la Montefibre — afferma la Fulc regionale —chiude gli impianti e la Michelin mette in cassa integrazione straordinaria a zero ore, senza garanzie di rientro, 2500 persone, non si potrà piùdire che in Piemonte esiste un settore chimico». La situazione è particolarmente drammatica nell'Alto Novarese, colpito da una progressiva emorragia di posti di lavoro nell'industria (cartaria, tessile, siderurgica, chimica), che sono passati da 34 mi-, la nel '72 agli attuali 17 mila, con 3 mila addetti in cassa integrazione a zero ore. I disoccupati rappresentano, il 13,5 per cento della forza attiva della popolazione, contro 11 12,8 per cento nell'area metropolitana. E i dipendenti delle aziende chimiche pagheranno, nella regione, un altro tributo alla crisi con, un'ulteriore perdita di 10 mila! addetti, pari al 20 per cento degli occupati. Il problema più difficile da risolvere è rappresentato dalla Montefibre, che ha annunciato di voler chiudere due stabilimenti, a Verbania (1300 addetti) . e Ivrea (830): Ne seguirebbe una reazione a catena con gravi! ripercussioni sulle realtà prò-1 duttive collegate: 150 licen-, ziamenti alla Taban di Ver-' bania e 350 alla Montedipe di' Novara. Come effetti collaterali ci potrebbero essere la chiusura totale della Taban (altre 450 espulsioni provoca-' te dall'aggravio dei costi e delle spese generali) e della Mon¬ tedison di Villadossola (250 persone lasciate a casa). Come si è giunti a questa situazlone? «io Montefibre — sostiene il sindacato —, come è nello stile Montedison, ha sempre chiesto aiuto al sindacato e al governo! ha stipulato accordi con un programma di investimenti per 60 miliardi promettendo il potenziamento del Centro Ricerche e la creazione di nuovi posti di la- voro In aziende esterne. Il tut to è ancora-staio confermato! lo scorso 15 dicembre. A pochi; mesi di distanza, vengono an-< nunciate la liquidazione del-\ l'azienda e la chiusura degli stabilimenti il 19maggio. Non meno difficile da sciogliere è il nodo Michelin.' Per sostenere le proposte del sindacato, Cgil-Cisl-Uil hanno organizzato una settimana di scioperi articolati con assemblee e attivi: lunedi 16 a Verbania, martedì a Novara, mercoledì a Alessandria, giovedì a Cuneo, venerdì 20 a Torino. La situazione degli stabilimenti Montefibre è stata esaminata al ministero del Bilancio, con i ministri Bodrato, Pandolfi e De Michelis, una rappresentanza sindacale e una dell'azienda. I ministri hanno rinnovato in maniera precisa l'invito all'azienda a sospendere i licenziamenti, in attesa che siano definite, nell'ambito del piano chimico, le prospettive del settore fibre. I rappresentanti sindacali hanno chiesto di continuare l'attività produttiva; l'azienda ha accettato le proposte' del governo di aggiornare a martedì prossimo la riunione. Carlo Novara 1

Persone citate: Bodrato, Carlo Novara, De Michelis, Michelin, Pandolfi, Taban