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E se fosse sole il rigattiere l'autore dei diari di Hitler? Da ieri una nuova ipotesi sul fantomatico Fischer E se fosse sole il rigattiere l'autore dei diari di Hitler? DAL NOSTRO CORRISPONDENTE BONN — Tanto si è parlato, in questi giorni, di «piste nere» e «piste rosse» che s'è trascurata la possibilità che non ne esistano affatto: o meglio clie, in questa faccenda dei «diari di Hitler», ce ne sia una soltanto: non-politica, non-ideologica, quella del signor Fischer. In altre parole, Konrad Fischer, alias Kujau, non sarebbe stato l'anello di collegamento, l'intermediario tra Stem e i falsari, bensì 11 falsario stesso. E' soltanto una teoria, ma ieri ha trovato sempre piti spazio e consensi. Un'unica brama avrebbe ispl rato il disegno, quella di quattrini. Ammettiamo che tale teoria (sostenuta, ad esempio, dal rispettabile Stutlgarter Zeitung, pubblicato nella città, Stoccarda, dove Fischer viveva e commerciava) corrisponda in buona misura alla verità. Ci si domanda allora: è mal possibile che Fischer, trasformato dalla colossale truffa in un nababbo, si aggiri, come sostiene l'ex reporter di Stern, Gerd Heidemann, In un paese dell'Europa comuni- sta? Se il negoziante di reliquie naziste ha veramente accumulato, nel corso di due anni, cinque miliardi e mezzo di lire, molti e più ospitali lidi sono pronti ad accoglierlo. Non è neppure ricercato dalla polizia. Notizie che sembrano attendibili aggiungono che tutti i pagamenti fatti da Heidemann a Fischer-Kujau furono in contanti. Intere valigie. E mai Fischer compilò una ricevuta o una lettera. Le sue doti calligrafiche, che molti a Stoccarda descrivono eccezionali, si sarebbero manifestate tutte nella contraffazione del diari. Avrebbe fatto tutto lui, facendo però credere a Heidemann che la «fonte» fosse nella Germania Est, un generale, che per un certo tempo presentò come suo fratello, In combutta con altri tre generali, dell'Accademia di Potsdam. nto>io ciriello