Dai papiri degli antichi egizi alle macchine allegre di Calder di Renato Rizzo

Dai papiri degli antichi egizi alle macchine allegre di Calder Presentate due mostre che arricchiranno Testate culturale Dai papiri degli antichi egizi alle macchine allegre di Calder La prima rassegna alla Mole Antonelliana: raccoglierà schizzi topografici, rotoli miniati è codici di tutto il mondo - L'altra a Italia'61 presenterà i celebri «mobiles» Una mostra che ripercorre le tappe sto ri co-art la ticoscicntifiche della rappresentazione del mondo in cui viviamo; una mostra che, cronologicamente, propone l'itinerario d'un grande scultore nella progressiva interpretazione del mondo: i due straordinari appuntamenti culturali dell'estate torinese si svilupperanno attorno a questi temi che, per un verso, vanno dal generale al particolare e, per l'altro, risalgono al contrarlo questo cammino metafisico. «Arte e scienea nel disegno dell'universo' e là retrospettiva su Alexander Calder che prenderanno il via il 21 giugno e il 2 luglio, rispettivamente all'interno della Mole Antonelliana e a Italia '61, si propongono come irripetibili occasioni per vivere l'intensità di appuntamenti ritmati su una cultura che diventa spettacolo e uno spettacolo che diventa cultura. Ieri, all'interno della Mole trasformata in cantiere, gli assessori comunali alla cultura e al turismo, Balmas e Alfieri, con l'assessore regionale alla cultura, Ferrerò, hanno presentato le due rassegne mettendo in evidenza l'importanza didattica che le esposizioni potranno avere per 1 giovani i quali, a scuola, saranno in grado di approfondire con studio e ricerca, il messaggio «effimero» di esposizioni naturalmente limitate nel tempo. Per quanto riguarda la prima è stato approntato un ventaglio di «quaderni, che, sotto il titolo «Da Alice al paese delle meraviglie*, intendono, come ha spiegato una del¬ le realizzatrici del lavoro «proporre al bambino un percorso che parte dal suo spazio personale ("Alice" appunto) per proiettarsi verso spasi più ampi ('il paese delle meraviglie") e raggiungere quelli immaginari (le raffigurazioni di luoghi del fantastico come Paradiso, Inferno, città mitiche)*. La mostra che sarà allestita raccoglierà un migliaio di «pezzi, provenienti da tutto il mondo: esempi di raffigurazioni cartografiche sumere e babilonesi, schizzi topografici di migliala d'anni fa, un papiro egizio con la mappa di miniere d'oro, rotoli miniati, mappamondi, codici, sino a giungere alle piti moderne ap¬ parecchiature di misurazione e a campionature di rilevamenti via satellite. Il tutto inserito nell'affascinante struttura dell'edificic-slmbolo di Torino «che — è stato notato ieri—si sta trasformando, dopo i lavori di restauro, in struttura adatta a ospitare grandi mostre a carattere interdisciplinare». Un analogo intendimento pedagogico si propone di cogliere nella rassegna su quasi 50 anni d'attività di Alexander Calder, gli stimoli e gli interessi che tale raccolta può far sorgere nei più giovani. Il progetto didattico legato a quella che viene definita «la piti grande retrospettiva mai dedicata a un artista in cui vi¬ gore, vitalità, esuberanza ed ottimismo si legano alla cultura industriale delle macchine*, prevede una visitazione •a fumetti» dei celebri «mobiles» e «stablles», riservata ai piti piccoli, e un mosaico di fotografie, raggruppate in un poster, per 1 più grandi In margine alla presentazione, il prof. Carandente, direttore della mostra di Torino, ha annunciato che già alcune delle gigantesche opere dello scultore sono arrivate in Italia per essere, poi, trasportate a Torino e inserite nell'ambientazione che l'arch, Renzo Piano ha appositamente studiato per loro a Palazzo a Vela. Renato Rizzo l/interno della Mole, oggi: il «pallone» che rappresenta Giove non si libra ancora nel suo cielo

Persone citate: Alexander Calder, Alfieri, Balmas, Calder, Carandente, Paradiso, Renzo Piano, Vela

Luoghi citati: Italia, Torino