Trapiantano il cuore e polmoni a una puerpera: muore poco dopo

Trapiantano il cuore e / polmoni a una puerpera: muore poco dopo Milano, l'intervento chirurgico compiuto per la prima volta in Italia Trapiantano il cuore e / polmoni a una puerpera: muore poco dopo MILANO — Un eccezionale intervento chirurgico è stato compiuto a Milano alla prima cllnica chirurgica del Policlinico. Per la prima volta in Italia è stato tentato il doppio trapianto di cuore e polmoni. La paziente era una donna di 23 anni, colpita da una polmonite bilaterale subito dopo il parto. In condizioni disperate al momento dell'intervento, è sopravvissuta poche ore dopo il trapianto ed è morta a causa di un grave disturbo nella coagulazione del sangue (si è parlato di «depiastrlnlzzazione«). Resta ovviamente l'Importanza dell'intervento soprattutto — fanno notare al Policlinico — per le prospettive che apre al futuro della chirurgia. Per il momento chi ha seguito e diretto l'intervento non ha rilasciato dichiarazioni: tutto è limitato ad un comunicato del policlinico in cui vengono spiegate le fasi dell'operazione. La paziente si chiamava Mimma D'Agostino Caredda e proveniva dall'ospedale di Cagliari. Circa un mese fa, dopo aver partorito un bambino, aveva cominciato a stare male: febbre alta e difficoltà respiratorie che, nonostante le cure, sono sfociate in una polmonite bilaterale. La donna è entrata in coma e, nell'e stremo tentativo di salvarla, è stata trasferita a Milano con un apparecchio dell'Aeronautica militare. Qui veniva ricoverata presso l'istituto di anestesia e rianimazione del poli-1 clinico: per venti giorni-«mentre la funzione del polmone naturale era ridotta a zero- è slata sottoposta a respirazione extracorporea tramite il polmone artificiale, «autentica scoperta tecnico biologica — si legge nel comunicato — attuata dal prof. GattinonU: Una simile terapia non poteva però continuare indefi- nitivamente e d'altro canto il danno polmonare era Irreversibile. Per questo i sanitari del policlinico hanno «deciso di tentare l'unica forma terapeutica che potesse assicurare alla paziente la sopravvivenza: il trapianto del blocco cuore-polmoni- . La donatrice era una donna di 40 anni con una tipologia immunologlca rispondente alle esigenze della paziente. L'intervento è durato 10 ore, dalle 22 di domenica alle 8 di lunedi. Il comunicato sottolinea che vi hanno partecipato direttamente o indirettamente «più di 50persone dei vari istituti dell'ospedale, medici e non medici con encomiabile spirito di sacrificio a dimostrazione che solo uno sforzo multidisciplinare rende possibile terapie di questo livello-. L'intervento chirurgico «è tecnicamente riuscito con ripresa della funzionalità circolatoria e respiratoria nel limiti della norma-. Poi però è subentrato il disturbo nella coagulazione con conseguente emorragia «già presente peraltro prima dell'intervento stesso-. I sanitari hanno cercato di bloccarla, ma Inutilmente: alla sera di lunedi Mimma D'Agostino è morta. A sottolineare che si è trattato di un lavoro d'equipe il Policlinico cita soltanto alcu ni nomi di medici senza speci ficare quale ruolo abbiano avuto nell'eccezionale intervento: Damia, Staudacher, Vegeto, Sirchia, Gattinoni, Fox, Gennari, Iapichino, Langer, Mezzetti, Oderò, Pesenti, Sibilla, Strada, Tarenzi, Uggeri, Vesconi. s.mr.

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