«Non c'era segreto militare sul materiale della Galileo»

«Non c'era segreto militare sul materiale della Galileo» Firenze, secondo il difensore di due indiziati «Non c'era segreto militare sul materiale della Galileo» DAL NOSTRO CORRISPONDENTE FIRENZE — Sono nove i dirigenti delle Officine Galileo cui il sostituto procuratore della Repubblica Pierluigi VI. gna ha inviato una comunicazione giudiziaria dove si ipotizza il reato di contrabbando di parti d'armi, falco, cessione ed esportazione senza licenza di materiale elettronico utilizzato per scopi bellici. Le altre cinque comunicazioni giudiziarie sono state spedite a un ispettore delle dogane, a tre spedizionieri e al mediatore internazionale Alberto Fioravanti. Nonostante il riserbo con cui vengono condotte le inda¬ gini, cominciano a trapelare 1 primi nomi. Certamente da una comunicazione giudiziaria è stato raggiunto l'Ingegner Mario Berti, ex presidente della Galileo. Anche gli ingegneri Bruno Natella, Luigi Formichi, Vincenzo Rizzo e Roberto Lapuccl dovrebbero avere avuto l'avviso dal magistrato. Minerva Teri Bartoli. Giovanni D'Arrigo e Maria Gabriella Meuccl dovrebbero essere i tre spedizionieri coinvolti nella vicenda. E' stato intanto confermato dall'avvocato Rodolfo Lena che difende due dirigenti della Galilea, che «il materiale esportato non era coperto da segreto militare e c'è una documentazione che dimostra che i contatti presi con la Romania avevano l'autorizzazione del mintstero della Difesa e dello stato maggiore». L'inchiesta sulle Officine Galileo si riferisce alla vendita a Paesi come la Romania, Israele, la Cina Popolare e Taiwan di sistemi di puntamento elettronico attraverso una società inglese, la Indlpendent Trading Company di :ui è rappresentante in Italia Alberto Fioravanti. 11 mediatore che ha residenza In Germania ma vive a Firenze. Francesco Mattetni

Luoghi citati: Cina, Firenze, Germania, Israele, Italia, Romania, Taiwan