Walesa è ritornato al lavoro Liberati i suoi collaboratori

Walesa è ritornato al lavoro Liberati i suoi collaboratori Ma il suo telefono è ancora isolato e la sua casa sorvegliata Walesa è ritornato al lavoro Liberati i suoi collaboratori VARSAVIA — Lech Walesa si è recato Ieri al lavoro, nonostante la rigida sorveglianza a cui è stato sottoposto durante il fine settimana dalla polizia; il suo telefono rimane tuttora isolato e la sua abitazione in via Pilotow nel quartiere Zaspa è ancora sottoposta ad una stretta sorveglianza degli agenti. Lo si è appreso da fonti sindacali di Danzica. Si è appreso anclìe che i quattro maggiori esperti del' disoleilo sindacato «Solldarnosc», Bronislaw Oeremek, Tadeusz Mazowleckl, Wladyslaw Sila-Nowicki e Jan Olsewski, sono stati liberati. I quattro esperti sindacali erano stati fermati venerdì sera dopo aver partecipato a un incontro di Walesa con i rappresentanti dei sindacati di categoria (filogovernativi') e autonomi (professionali) disciolti nell'ottobre 1982, dopo 10 mesi di stato di guerra. I sindacalisti sono stati liberati dopo un férmo di 48 ore, termine massimo per tale prov¬ vedimento giudiziario previsto dal codice di procedura penale. Sono slati liberati anche i collaboratori di Lech Walesa Adam Kinaszewski, Arkadiusz Rybicki, Mieczyslaw Wachowski e l'avvocato Leszek Kaczynski, fermati nella capitale polacca insieme al sindacalista. Lo scrittore cattolico Jan Dobraczynski è stato eletto all'unanimità presidente del «Pron» (movimento patriottico per la rinascita nazionale) al termine del primo congresso nazionale di quest'organizzazione creata dalle autorità polacche pochi mesi dopo la proclamazione dello stato di guerra con l'obiettivo di rendere possibile un dialogo fra le diverse forze nel Paese. Il congresso ha inoltre adottato cinque documenti, quattro dei quali sono già stati pubblicati, mentre il quinto, riguardante il programma, deve essere ancora elaborato da una commissione speciale. I documenti approvati sono una risoluzione nella quale si sottolinea l'importanza della salvaguardia del fattori nazionali, un appello alla nazione, un appello alla pace e una lettera ai polacchi residenti all'estero. Nello stesso tempo 1913 delegati provenienti da tutte le regioni della Polonia hanno preannunciato un cambiamento costituzionale in base al quale il «Pron» prenderà 11 posto del «Fjn» (Fronte d'unità nazionale), soprattutto per quanto riguarda la preparazione delle future elezioni politico-amministrative. Questo fatto mette in evidenza la continuità tra il «Fjn» e il nuovo movimento che come il precedente sarà formato da rappresentanti dei tre partiti ufficialmente riconosciuti: Poup (partito operaio unificato polacco), Zsl (partito popolare) e «Sd» (partito democratico), i gruppi cattolici laici «Pax» (filogovernativo). «Chss» (filogovernativo) e «Pzks» (maggiormente legato all'episcopato). Colpisce il fatto che dei membri del «Pron» solo il 10 per cento sono operai. Inoltre a questo nuovo movimento aderiscono un numero assai limitato di giovani. Durante una conferenza stampa tenutasi dopo la fine del congresso Slanislaw Elbanowskl, membro della presidenza, ha detto che il «Pron farà di lutto per rendere possibile la revoca dello stato di guerra».

Luoghi citati: Danzica, Polonia, Varsavia