Monsignor Peck sfida i nazisti di Ugo Buzzolan

Monsignor Peck sfida i nazisti Stasera sulla Rete 1 «Scarlatto e nero», film tv girato in Vaticano Monsignor Peck sfida i nazisti La storia di OTlaherty, sacerdote «anti-Kappler», che nella Roma del '43 salvò migliaia di prigionieri Alto — Bempre e in ogni occasione pia allò di tutti — e dinamico benché anziano, e generoso, energico, astuto, un tantino Impulsivo, e intelligente, colto, ; mondano, dotato di sardonico humour, e grande giocatore di bridge e di golf: ecco l'irlandese monsignor Hugh' O'Flaherty,. il, protagonista, con la statura e la faccia di Gregory, Peck. di .Scarlatto e nero», U film per la tv che viene trasmesso dalla Rete 1 in due puntate, stasera e domenica prossima. ', Il film, prodotto dalla Rai in collaborazione con la Ite inglese, doveva andare in onda in febbraio e poi è saltato dai programmi per lo sciopero del doppiatori che aveva lasciato a metà l'edizione italiana. Monsignor Flaherty è uh personaggio reale. Durante la guerra lavorando in Vaticano si adoperò per salvare e nascondere migliaia di prigionieri alleati e fu insignito di molte onorificenze. Su di lui é stato scritto un libro, fra il cronistico e il romanzesco, -La primula rossa del Vaticano» di Callagher, cui il film si ispira. . Questo «Scarlatto e nero, è già stato trasmesso In America dalla Cbs ed ha avuto successo. C'è da crederci perché, se la produzione è stata girata interamente a Roma con splendida fo- tograf la di Giuseppe Rotunnò e appropriate musiche di Ennio Morrlcone, la storia è tutta confezionata •all'americana», secondo i più rigorosi canoni del cinema di consumo. Non a caso lo sceneggiatore è un noto esperto del racconto per immagini, David Butler, e il regista è un solido mestierante americano, Jerry London, auto-. re di «Shogun» e di parecchi altri film tv a colpo sicuro. In più, nel cast internazionale (John Gielgud papa Pacelli; Christopher Plummer il capo delle SS Kappler; e Raf Vallone, Gabriele Ferzetti. Barbara Bouchet, Olga Karlatos), domina l'americanissimo Gregory Peck, in chiome blanro - argento azzurrine, dalla figura, dal piglio, dal gestire che richiamano-ben piti la sua natia California che l'Irlanda, e che pare appena arrivato, in Vaticano e nella Roma 1943 direttamente da un western. Comunque è bravo, sciolto, simpatico in questo ruolo di eroe un po' hollywoodiano che sfidando ogni pericolo protegge 1 perseguitati angloamericani (ma ad un al¬ tro prete, don Morosini, che sarà, fucilato dal nazisti perché aluta i partigiani, dice con una certa durezza •£ si ricordi che noi non apparteniamo alla Resistenza*). li taglio è rapido, la tensione quasi continua, e accurata e credibile la ricostruzione d'epoca: il Vaticano ha aperto le porte alla troupe e per sette settimane vie e piazze di Roma sono state bloccate per ricreare il lugubre clima di'guerra. Certo, troppi fatti passano via al galoppo; la figura-di Pio XH cosi soave, mite e paterno risulta a dir poco convenzionale, e cosi quella del feroce Kappler (buon marito e buon padre nell'Intimità); e, almeno nella prima puntata, 41 movimento clandestino a Roma' sembra costituito esclusivamente da sacerdoti, suore, diplomatici e nobili « ricchi principi. Viene il sospetto che l'intera materia serva solo per una grossa parte a beneficio di Gregory Peck, e per un teso e avvincente thriller a sfondo umanitario. E tuttavia, quasi irresistibilmente, alcuni lampi di sequenze — quartieri notturni con il solo rumore dei passi delle pattuglie, e, di giorno, le vie bloccate dai nazisti e la fuga disperata della gente — riportano per un attimo alla tragedia di quegli anni. Ugo Buzzolan Gregory Peck con Ferzetti In «Scarlatto e nero»: la vicenda si ispira ad un peisgnaggio reale ~M tf l di Gie di Shl

Luoghi citati: America, California, Irlanda, Roma, Shl