Il Cagliari chiede alla Juve un punto per voltar pagina di Enzo Masi
Il Cagliari chiede alla Jave un punto per voltar pagina Il Cagliari chiede alla Jave un punto per voltar pagina Tra Bologna e Bari chi perde è in «C» BOLOGNA —Arriva il Bari sotto le Due Torri per una partita forse identificabile come anticipo del prossimo campionato di serie C: solo un miracolo potrà infatti evitare la retrocessione a due società die nel gotha calcistico nazionale ìianno avuto un posto impoituvte. In casa rossoblu c'è un tenue lumicino di speranza che Colomba e compagni possono tenere acceso a patto di centrare l'obiettivo vittoria. In odore di promozione in settembre, le due società natiipano ora nei bassifondi in mezzo alle contestazioni dei tifosi e per il Bologna anche alle citazioni giudiziarie. Per lo «squadrone», che a differenza di un tempo ora non fa più tremare il mondo ma solo i suoi tifosi, si aggiunge il timore della vendetta dall'amico-nemico Gigi Radice. Il tecnico da Bari lancia messaggi di pace e spegne il CAGLIARI — L'anno passato era stata la Fiorentina a far tenere il fiato sospeso ai cagliaritani fino all'ultimo istante del campionato. Oggi spetta alla Juventus, con la sua voglia di vincere, il compito di ostacolare un passo in avanti forse decisivo del Cagliari verso la definitiva permanenza nella massima divisione. La salvezza è indispensajile alla società sarda per dimenticare in qualche modo le delusioni di questo campionato. Innanzitutto il fallimento dei due stranieri. Uribe e Victorino non solo hanno condizionato il rendimento del Cagliari a causa del loro mancato inserimento in squadra, ma hanno anche contribuito con il loro comportamento (sono recenti i rifiuti posti dal peruviano ad andare in pan- china ed a seguire la squadra in trasferta) a creare situazioni di tensione sia tra i dirigenti che tra i compagni. A questi fatti, alle polemiche nate sulle notizie della cessione di Alberto Marchetti, si aggiungono voci e indiscrezioni che danno per certa la partenza dell'allenatore Giagnoni. L'ambiente locale si aspetta, perciò, un'impennata, una dimostrazione di orgoglio e di volontà che serva a restare in A. La classe dei campioni bianconeri dunque contro la necessità e la fame di punti del Cagliari. Nonostante vi siano tutti gli elementi per un grande incontro, la partita rischia di non avere la cornice adatta. La società cagliaritana, infatti, con una «trovata» molto aziendale ma poco simpatica, ha deciso di aumentare i prezzi d'ingresso allo stadio di quasi il 50 per cento. Solo domenica sapremo se sarà stato o meno l'amore verso la propria squadra a sconfigge re l'ingordigia. Nel frattempo il Cagliari ha completato la preparazione che è stata indirizzata verso quello che, molto probabilmente, sarà il motivo tecnico dell'incontro: grande determinazione e soprattutto molta attenzione alle marcature per non lasciare spazi ai vari Rossi, Platini e fuoco delle polemicìie anche se dice: «Saremo costretti a giocare unicamente per la vittoria. E credo che riusciremo perché ho visto la squadra in netto miglioramento, specie in difesa». Bologna-Bari rappresenta comunque la dimostrazione incontrovertibile di come si possa condurre al fallimento non solo due squadre (il che rientra pur sempre nella logica del gioco), bensì il calcio stesso in due città. Se per la società di Matarrese la delusione proviene da motivazioni prettamente tecniche, la crisi del Bologna fonda le sue radici anche in tutta una lunga serie di diatribe. A Bologna, sono ormai in maggioranza coloro che auspicano il fallimento della S.pA. e la rifondazione di un nuovo Bologna attraverso una affascinante struttura<zione sul tipo del Barcellona o del Real Madrid, che contano decine di migliaia di tifosi-azionisti. L'iniziativa del duo di teatro Pisu-Sarti per l'azionariato popolare ha raccolto finora l'adesione di circa 500 tifosi, che hanno versato la quota di centomila lire ciascuno: ancora troppo pochi per sconfiggere l'ombra sempre incombente di Tommaso Fabbretti, che agisce attraverso la finanziaria romana Lusi. Enzo Masi
Persone citate: Alberto Marchetti, Giagnoni, Gigi Radice, Lusi, Matarrese, Rossi, Tommaso Fabbretti, Uribe
Luoghi citati: Barcellona, Bari, Bologna, Madrid
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