Roma alla trasferta decisiva

E* arrivato dal Brasile anche il fratello di Falcao E* arrivato dal Brasile anche il fratello di Falcao Roma alla trasferta decisiva «Due uomini per un grande Torino}} SCUDETTO I giallorossi a S. Marg ROMA — Liedholm e i suoi giocatori sono giunti ieri sera nel ritiro di 8. Margherita Ligure, dove attenderanno la partita con il Genoa che dovrebbe suggellare la stagione dello scudetto. Non è partito Prohaska, ancora sofferente alla spalla. Non ci sono altri problemi. Pruzzo. perfettamente guarito, tornerà al centro dell'attacco. L'ultima trasferta, quella del prevedibile trionfo finale, è accompagnata da un'atmosfera di spasmodica attesa. Mentre il pullman con i giocatori stava per lasciare Trigoria. è comparso fra i tifosi un cappello piumato da bersagliere, donato al capitano Di Bartolomei. Il gesto aveva 11 significato di stabilire una analogia beneaugurante con lo scudetto del 1942, conquistato dai bersaglieri giallorossi, richiamati alle armi. Sull'allegra comitiva partita per la Liguria, è venuta a pesare, perù, un'ombra inquietante. La presenza a Trigona del fratello maggiore di Falcao. Pedro, potrebbe collegarsi ad un «consiglio di famiglia» dedicato all'imminente scadenza del contratto che lega il brasiliano alla Roma. Se ne comincerà a parlare in termini più concreti, quando il 14 maggio giungerà dal Brasile l'avv. Cristoforo Colombo, procuratore del giocatore. Pedro Falcao, parlando con i giornalisti, si è mantenuto nel vago, anche se da certi discorsi è sembrato di capire che il presidente Viola dovrà aspettarsi la «sparata» di una grossa cifra. «Confermo che mio fratello è richiesto da 18 clubs di varie parti del mondo — ha tenuto a sottolineare Pedro —. Personalmente sarei contento che Paolo rimanesse qui. Ma l'ultimaparola spetterà a lui-. Pedro lia raccontato cosa è accaduto domenica scorsa a Porto Alegre. quando la televisione ha trasmesso in «diretta» la partita Roma-Avellino. La magnifica rete siglata da Falcao, ha fatto gridare gol per un intero minuto al telecronista, nella maniera tipicamente brasiliana. Ci sono stati perfino i fuochi artificiali. «Paolo ha fatto diventare molto popolare la'Romn'-.vel nostro paese- ha detto ancora Pedro. Una semplice testimonianza di fatti curiosi, oppure un'abile mossa per alzare il prezzo che la Roma potrebbe anche rifiutare? Intanto si pensa a Genova dove i giallorossi si presente ranno con i tre «ex» rossoblu Pruzzo, Conti e Nela per la partita del «pareggio» che conviene ad ambedue le squadre. Il pronostico che molti danno per scontato, ha provocato, però, una vivace reazione da parte dei romanisti. «Di solito la mia squadra va in campo per vincere — ha avvertito seccamente Liedholm —, il nostro scopo è quello di amministrare con intelligenza il vantaggio di 4 punti. Bisogna stare attenti soprattutto a non prendere gol-. «Niente sentimentalismi — ha aggiunto Pruzzo — se mi capita la palla buona la metto in rete sema pietà. Nessuno mi ha mai regalato nulla, come del resto ho fatto anch'io. léO scudetto non l'abbiamo ancora vinto. Miriamo al sodo. Non c'è spazio per le chiacchiere-. Mario Bianchini Totocalcio n. 37 Avellino-Catanzaro 1 Cagliari-Juventus 1x2 Cesena-Ascoli 1x2 Fiorentina-Samp. 1 x Genoa-Roma x Inter-Udinese 1 Torino-Pisa 1 x Verona-Napoli x Bologna-Bari 1 x Palermo-Milan 1 x Sambened.-Catania x Forlì-Triestina x Mestre-Padova x BORSELLINI rgherita senza Prohaska - Il brasiliano è richiesto da diciotto società «Vorrei giocatori di e TORINO — Restano due partite e la Coppa Italia, traguardo che intriga, ma domani contro il Pisa si chiude per il Torino un bel pezzo di stagione: è l'ultima di campionato in casa, il saluto ideale al pubblico, ed i granata vogliono applausi e vittoria. - Chiedo alla squadra il massimo impegno: in un certo senso stiamo già giocando per il futuro*. Eugenio Borsellini non rifiuta i bilanci, tutt'altro. Tuttavia par di capire che il suo pensiero (di allenatore) sia più rivolto agli avversari alle porte che non alle valutazioni generali, agli atti in archivio: Bei-sellini è un realista, nella vita come nel lavoro. -In classifica siamo appena sotto le grandi, lo siamo sempre stati, e dunque abbiamo fatto meglio di quanto molti sperassero. Questo conta, il resto sono chiacchiere. Per la verità, dentro di me, ero sicuro Roma. Anche il fratello di Falcao, Pedro, è arrivato per festeggiare lo scudetto. Eccolo con Paulo Tre presidenti (Viola, Fraizzoli, Boniperti) esaminano un problema sem sperienza e temperame che il Torino avrebbe disputato un buon campionato. C'era la struttura, tecnica e societaria, per ottenere certi risultati. Ovviamente ci sono stati momenti negativi e situaeioni alterne: su questo bisogna lavorare in futuro». Borsellini, dunque, riconosce che il Torino ha giocato a singhiozzo. Grandi partite e prove deludenti si sono a volte avvicendate creando emozioni altrettanto contrastanti nell'animo del tifosi. Questo Torino, si sentiya dire in giro, è capace di tutto, di vincere la partita più difficile e perdere quella più facile. Perché? Scarsa maturità? «Vorrei chiarire, e spero di non essere frainteso. Abbiamo acquistato giocatori da Catanzaro, Cagliari e Ascoli. Ottimi giocatori, ma per niente abituati alla vita di un grande club. Non parlo solo dell'aspetto tecnico, mi riferisco al- pre di attualità nto» ■ Il tecnico (soddis la mentalità. In una società di presagio, per chi viene dalla provincia, cambiano molte cose: persino i diritti e l doveri. Data la situazione, ritengo che il Torino abbia compiuto quest'anno un bel balzo in avanti. E ringrazio la squadra per questo». La crescita del Torino, graduale e sicura malgrado una certa altalena di risultati, costituisce già di per sé un traguardo raggiunto. L'anno prossimo la squadra può salire ancora, ed è più facile arrivare alla vetta se si è fra 1 primi in cordata. •Ecco perché chiedo alla squadra di non mollare. E' una questione insieme psicologica e tecnica. Dobbiamo sfruttare nella stagione a venire lo slancio di questo finale di campionato. Dobbiamo battere il Pisa e cercare di battere anche la Roma. Forse è possibile, se i giallorossi hanno già lo scudetto sulle maglie. Stesso discorso vale per la Coppa Italia. Io sostengo che una coppa europea, in genere, disturba in campionato. Però capisco anche che può regalare stimoli ai giocatori e passioni al pubblico. Ricordo l'Inter, ai tempi dello scudetto. Giocammo a San Sebastian e ci qualificammo pur perdendo 2-0. Gli avversari erano fortissimi, ed io all'uscita dal campo spiegai ai ragazzi che potevano vincere il campionato. Loro erano caricati, infilarono un alunga serie di risultati, posero le basi per la conquista del titolo. Ho fatto questo esempio per spiegare l'importanza psicologica, sovente, di una bella prova in Coppa». Eugenio Borsellini, una volta trovata la chiave del discorso, è inarrestabile come un fiume in piena. Ogni parola è una dichiarazione d'amore al calcio. «Dal punto di vista tattico ho portato molte novità. Per gradi, come piace a me. Ora in difesa facciamo la zona, a volte totale, a volte con un solo marcatore. Ho giocatori esperti e intelligenti, confesso di non avere trovato troppe difficoltà. In certe occasioni non tutto è stato perfetto, però voglio ricordare fatto) chiede una serie incredibile di infortuni: Zaccarelli, Ferri, Tortisi, e tutti nei momenti caldi del campionato. In genere non cerco scuse, ma le assenze hanno avuto un peso veramente negativo. Ho due rimpianti: le serie negative dopo i derby, la prima per sconforto, la seconda per euforia, e la prossima partenza di Van de Korput, una pedina importantissima-nel-gioco del mio Torino». Van de Korput lascia l'Ita¬ Beppe Dovsena, alla squadra un finale di fuoco lia. Come sarà sostituito? E quali giocatori vorrebbe Berselllni l'anno prossimo? «Non è questione di ruoli, è questione di caratteristiche. Vorrei due uomini di temperamento, due trascinatori, due punti diriferimento. Per questo avevamo fatto un pensierino al tedesco Hrubesch, atleta di peso atletico e di esperienza». Qualcuno insomma che possieda un grande cuore granata? «Proprio cosi». Carlo Coscia una stagione in crescendo con la maglia granata