Pianeta Iacp, 45 mila abitazioni (e un passivo di oltre 140 miliardi)

Pianeta Iacp, 45 mila abitazioni (e un passivo di oltre 140 miliardi) Pianeta Iacp, 45 mila abitazioni (e un passivo di oltre 140 miliardi) Il presidente Bosco: «L'unico nostro introito è l'ammontare degli affitti, ma le uscite sono enormemente superiori» - Canoni bassi, «buco» per morosità di 13 miliardi L'Istituto autonomo case popolari è come una città smembrata, con i suol 45 mila alloggi abitati da 150-180 mila persone ('impossibile estere più precisi'), disseminati nel vari Comuni della provincia. A complessi costituiti da varie centinaia di appartamenti, si affiancano palazzine che ospitano qualche decina o, addirittura, poche unità di nuclei familiari. Molti edifici sono vecchi, quasi fatiscenti per via delle riparazioni rimandate troppo a lungo o dimenticate, altri risentono di successive occupazioni abusive e di «assedi» da parte dei legittimi assegnatari, Eppure si tratta di un patrimonio di inestimabile valore che rischia di degradarsi in modo irreversibile perché l'ente pubblico non ha né mezzi né poteri per una corretta gestione. Il passivo accumulato fino ad ora supera 1 140 miliardi. -L'unico nostro introito—spiega 11 presidente Iacp, Carlo Bosco — sono i canoni d'affitto-. Come dire: un pizzico di miliardi all'anno contro un'uscita di 7 miliardi e mezzo per stipendi del personale, altrettanti per la manutenzione, altri 15 destinati a pagare anticipazioni bancarie e mutui. -Non possiamo fare a meno di indebitarci con gli Istituti di credito — prosegue il presidente — poiché la Cassa depositi e prestiti non conosce la puntualità nel liquidare le nostre competerne». Ad appesantire il bilancio concorre inoltre il mancato ritocco degli affitti. Nell'ordine del giorno del 21 marzo scorso, 11 consiglio d'amministrazione Iacp ha deciso di sollecitare dalla Regione, dopo numerose -proteste a voce», l'applicazione -del principi di adeguamento' dei canoni sociali, previsti in una delibera del Ci pe risalente alla fine dell'81. In sostanza il comitato Interministeriale ha delegato le Regioni a modificare 11 canone d'affitto degli inquilini delle case popolari in base al reddito denunciato ogni anno. Tempo massimo, maggio '82. -Non mi risulta che qualche Regione si sia già messa In regola, il Piemonte non è certo un'eccezione. Comunque, secondo i calcoli dell'Istituto, la perdita nell'arco di tempo maggio '82 - maggio '83 si aggira sugli 8 miliardi di lire, per la scia provincia di Torino-. E' forse uno tra i casi più macroscopici di incuria da parte dell'amministrazione pubblica nel gestire un bene comune. Ma ci sono altri episodi che tradiscono un sistema a dir poco allegro nel maneggiare il denaro della collettività. Uno tra i più recenti riguarda un edificio da costruire a Volplano. La vicenda risale al maggio '81. Perfezionata la gara d'appalto e allestito 11 cantiere, 1 lavori vengono fermati per -indisponibilttà del terreno: L'amministrazione comunale corre al ripari, ne trova un altro e l'attività riprende, ma per un solo giorno: occorre un nuovo accertamento che provoca ancora uno slittamento dei tempi. Finalmente, è 11 21 febbraio '83. si dà il via definitivo. Ma intanto è trascorso un anno esatto, l'a¬ IL -mese di passione- della dichiarazione dei redditi è appena cominciato e già nutrite schiere di contribuenti rischiano di affogare nel mare dei dubbi. Ecco una piccola selezione di perplessità cogliendo fior da fiore fra le tante lettere e telefonate, con esclusione delle frecciate polemiche — pur numerose — al nuovo 740 semplificato. Le istruzioni in miniatura sono quasi illeggibili? Oli spazi troppo piccoli per compilarlo con la macchina per scrivere? Facciamoci coraggio: quando mai, di questi tempi, una riforma è riuscita col buco? 1fic Purtroppo, però, le malformazioni del neonato modello non sono soltanto di natura estetica, ma anche di sostanza, come l'errore segnalato fin dai primi giorni da alcuni lettori: nelle istru-, ziohi per la dichiarazione dei redditi immobiliari, infatti, a pagina 4, terza colonna, secondo capoverso, si indica come totale da riportare quello di -colonna 4-, corrispondente al reddito lordo, anziché quello di -colonna S-, cioè il totale netto. Poiché il contribuente ha il diritto di diminuire dei 25 per cento il reddito ottenuto da abitazioni, e di un terzo quello ricavato da Immobili ad uso commerciale, è evidente che seguire alla lettera zienda chiede la revisione del' prezzi e una pénale per costi sostenuti nel tenere Inattivo il cantiere con dipendenti e macchinari, in totale 750 milioni. L'amministrazione Iacp, si oppone a tale aumento, trova l'accordo su 436 milioni, su un valore iniziale dell'appalto pari a un miliardo e 576 milioni. Con una clausola nella delibera, lo Iacp si riserva di rivalersi sul comune di Volplano. Porse l'istituto rientrerà in possesso della somma ma a scapito di un grave taglio nel bilancio della cittadina che si tradurrà in minori servizi erogati agli abitanti. Conferma Carlo Bosco: 'Abbiamo ereditato dalle passate gestioni qualche caso analogo. Per evitare che ancora si ripetano, tutte le pratiche vengono seguite passo passo da due nostri funzionari: Una voce consistente nel passivo dell'Istituto è rappresentata dalle morosità. Il buco è di circa 13 miliardi. • Una L'ente non ha né mezzi né poteri per una corretta gestione cifra spropositata — afferma il segretario regionale Clsl degli edili. Arnaldo Fiammotto •E' difficile governare questo ente —ammette Carlo Bosco — lo sarà sempre di più se non si prowederà alla tanto attesa riforma. Per ora non possiamo fare altro che denunciare gli abusivi, in due anni sono 750, e avviare le procedure amministrative per ti recupero dei crediti, fino al pignoramento. Carlo Novara

Persone citate: Arnaldo Fiammotto, Carlo Bosco, Carlo Novara, Pianeta Iacp

Luoghi citati: Piemonte, Torino