Ranieri diventa Barnum nel circo delle meraviglie

Ranieri diventa Barnum nel circo delle meraviglie Sarà interprete del musical diretto da Craword Ranieri diventa Barnum nel circo delle meraviglie ROMA — La sorpresa della prossima stagione al Teatro Sistina sarà un grande musical, americano di nascita, ma italiano di produzione. Le sale di Garinei e Giovanninl ospiteranno, dal 13 ottobre, la versione italiana di Barnum, Io spettacolo diretto da Michael Crawford, già replicato con successo 750 volte, tra New York, Londra e Parigi. A calarsi nelle vesti del protagonista, morto nel 1891 dopo aver legato il suo nome al circo, a quello che chiamò II più grande spettacolo del mondo, sarà Massimo Ranieri. «Barnum sarà la summa di tutto quello che ho Imparato in questi anni», ha detto l'attore napoletano l'altra sera, a cena con il regista e il coreografo che sono a Roma per scegliere gli altri interpreti del musical. «Per imparare a fare le acrobazie di Barnum andrò a vivere per un periodo al circo Orfel», ha spiegato Ranieri. «In fondo mi ritrovo nel personaggio che dovrò interpretare — ha poi aggiunto —; Barnum era soprattutto un grande imbroglione, uno che ha usato la sua inventiva per sopravvivere, applicando quella famosa "arte di arrangiarsi" che a noi napoletani sembra particolarmente congeniale». In Barnum oltre che recitare, ballare e camminare sul filo, Ranieri tornerà soprattutto a cantare, un'attività che l'attore negli ultimi sette anni ha completamente trascurato. «La canzone è stato il primo canale per raggiungere il suc- cesso — spiega — è per questo che non potrò mai rinnegare i tempi di Rose rosse. In Barnum però, cantare non sarà tanto un ritorno alle origini, quanto un'occasione per ricomporre la mia figura professionale». Con le dodici canzoni del musical (riadattate da Marcello Mancini e Carla Vistarini sui testi originari di Michael Stewart e le musiche di Cy Coleman) Massimo Ranieri probabilmente inciderà un nuovo disco. Per il momento Barnum non ha ancora al fianco la sua donna, Jenny Lindt: «Cerchiamo una nuova attrice, con una bella voce e poche esperienze alle spalle» dice Michael Crawford, il regista che molti ricorderanno come interprete di una piccola ma stupenda parte in Hello Dolly. «A Roma finora si sono presentate tantissime ragazze, ma nessuna ci è parsa adatta. Speriamo in meglio per le audizioni che nel prossimi giorni terremo a Milano». Davanti al coreografo Buddy Schwab (che ritorna al Sistina dopo una pausa di venti anni: nel '63 diresse Delia Scala e Renato Roseci ne U giorno della tartaruga; si sono presentate giovanissime disposte a tutto: una ragazza con gambe molto lunghe è ricorsa addirittura al travesti mento per ripresentarsi alla selezione nel pomeriggio, dopo essere stata scartata la mattina. Il Barnum italiano, che costerà un miliardo e 200 milioni, porta a Roma una ventata del clima di Broadway: «E' uno spettacolo pieno di ottimismo e di colore», dice il produttore Luigi Rotando. f.c

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