Tessili: «Trattativa agonizzante»

Tessili; «Trattativa agonizzante» Per il sindacato la «tre giorni di Firenze» sul contratto non ha sbocco Tessili; «Trattativa agonizzante» La posizione degli industriali su orario, flessibilità, straordinario, inquadramento, retribuzione - La Federtessile chiede la decadenza automatica del contratto se il governo annullasse la fiscalizzazione degli oneri sociali FIRENZE — «Inutile continuare la farsa! Se anche la seduta di oggi fosse negativa penso che ci lasceremmo sema fissare la data di un nuovo incontro». Questo il giudizio estremamente negativo di Gianni Celata, segretario generale aggiunto del tessili della Cgil, dopo la seconda giornata di colloqui con la Federtessile per il contratto di 800 mila lavoratori del settore. Non fissare una nuova data non significherebbe la rottura? •In pratica sì. Però a questo punto è facile capire che tessili e metalmeccanici non vogliono fare i contratti per una scelta politica». Se la rottura si verificherà, voi cosa farete? «Premesso che tenteremo fino all'ultimo di dare validità al tavolo del negoziato, le scadérne successive sono già chiare: il direttivo della Fulta si riunirà a Roma martedì e mercoledì della prossima settimana per preparare la bozza dei "contratti di acconto aziendali" eli 19 a Milano riuniremo l'assemblea nazionale dei delegati per dare il via all'operazione. Desidero ribadire che se andremo veramente ai "contratti di acconto" sarà perché la Federtessile ci ha sbarrato qualsiasi altra strada*. Il pessimismo di Celata è largamente condiviso dagli altri dirigenti della Fulta. n segretario generale dei tessili della Cisl, Rino Caviglioli, ha detto: «E' chiaro che restiamo al tavolo fino alla fine dei "tre giorni di Firenze" solo per senso di responsabilità. Ma la Federtessile sa benissimo che se ci lasciamo in queste condizioni non ci vedremo pili per molto tempo». Il segretario nazionale Aldo Amoretti ha sintetizzato l'atmosfera con una battuta: «Il negoziato agonizza» Renato Ferrari, segretario generale dei tessili della Uil, si è limitato a dire: «E' sconfortante! E' veramente sconfortante!». Anche ieri 1 colloqui, nella sede dell'Unione Industriale fiorentina, si sono svolti a delegazioni ristrette: da una parte i segretari della Fulta (Caviglioli. Celata, Ferrari); dall'altra il direttore della Federtessile, Colli, con il delegato della Coni industria, Martono Oli imprenditori non hanno rilasciato dichiarazioni. Secondo notizie di fonte sindacale al tavolo della trattativa gli industriali hanno detto una serie di «no». Orario di lavoro — La Federtessile ha ribadito che interpreta il «protocollo Scotti» nel senso che devono essere assorbite nelle 40 ore di riduzione annua tutte le concessioni esistenti in materia di orario. Tradotto in concreto, questo assorbimento si¬ gnificherebbe: niente riduzione dell'orario per 1 lavoratori giornalieri dell'abbigliamento e delle maglie e calze; nessuna riduzione d'orario per i turnisti della lana e del cotone che hanno la mezz'ora di pausa per la mensa. Flessibilità — Gli industriali hanno chiesto che si possa lavorare alcune settimane con orari superiori alle 40 ore, a discrezione delle aziende. Le ore lavorate in più verrebbero compensate con giornate di riposo alla pari, cioè senza maggiorazioni straordinarie; per esempio, otto ore lavorate in piti equivarrebbero a otto ore di riposo. Straordinario — La Federtessile ha ribadito la richiesta di 80 ore di straordinario all'anno, a discrezione delle imprese. Salario — Il discorso degli imprenditori, secondo informazioni di fonte sindacale, è stato pressappoco questo: per stare nel «tetto» del 13 per cento l'aumento sarebbe di 9 mila lire al mese. Per avere cifre superiori bisogna razionalizzare la busta paga; cioè ridimensionare la «tredicesima» e la «quattordicesima», ridurre le maggiorazioni per il lavoro straordinario e il lavoro notturno, ridurre anche le indennità di liquidazione. Inquadramento — A fronte della richiesta sindacale di consistenti passaggi dal «secondo» al «terzo» livello, gli imprenditori hanno proposto di «rimpolpare il primo livello» dove oggi in pratica non ci sono più lavoratori. Clausola di salvaguardia — La Federtessile, infine, ha chiesto di inserire nel contratto una salvaguardia: nel caso che il governo non prorogasse la fiscalizzazione degli oneri sociali la validità del contratto di lavoro decadrebbe automaticamente. Sergio Devecchi

Persone citate: Aldo Amoretti, Caviglioli, Celata, Colli, Renato Ferrari, Rino Caviglioli, Sergio Devecchi

Luoghi citati: Firenze, Milano, Roma