Il Campidoglio al microscopio

Il Campidoglio al microscopio La sua storia svelata attraverso indàgini sulle condizioni degli edifici Il Campidoglio al microscopio 11 palazzo Senatorio è in una situazione pessima - Stannò cominciando i lavori di restauro - Perforazioni e analisi del terreno rivelano che il sottosuolo non è di roccia compatta, ma di tufo e terreno compressibile ROMA — Perforazioni, indagini sul sottosuolo e sulle murate, prove di laboratorio, calcoli statici, analisi storiche, ricerche idrogeologlche e rilevamenti aerofotogrammetrici: 11 colle del Campidoglio viene frugato da esperti delle più disparate discipline e fornisce informazioni del tutto Inattese sulla sua natura e la sua storia, soprattutto sulle condizioni di salute di alcuni degli edifici capitolini. Pessima, innanzitutto, è risultata la situazione del Palazzo Senatorio, quello che si immette sulla grande piazza mediante la scalinata disegnata da Michelangelo e che alcuni anni fa 1 fascisti tentarono di far saltare In aria mettendovi di notte una grossa carica di esplosivo; il bersaglio della loro impresa aveva una forte componente simbolica, essendo questa la sede dell'amministrazione civile della città fin del 1143. quando nacque il comune di Roma. Un'altra importante scoperà atta riguarda proprio la natura del suolo su cui poggia l'edificio. Si era sempre pensato che il Campidoglio, uno dei sette Colli su cui nacque l'antica Roma, fosse di roccia compatta, e anche per la sua solidità fosse stato scelto dai fondatori della città. Adesso Invece è venuto fuori che le due protuberanze laterali della collina sono di tufo, ma che la sella centrale è costituita da terreno compressibile. E' una scoperta che spiega molte cose: la storia dell'antico Tabularium su cui è sorto 11 Palazzo Senatorio che poggia proprio sul terreno più cedevole e in duemila anni varie volte è crollato, rimasto interrato, poi riscoperto, ricostruito, di nuovo consolidato; la vistosa deformazione che si nota nel pavimento della .stanza del posso del boia', sovrastante anch'essa le argille; una particolare tecnica di costruzione che 1 romani, da quei bravissimi costruttori che erano, qui avevano messo in atto e di cui finora non si erano capite le ragioni; la non perfetta verticalità della Tor tonaci e frammenti di pietra sia dai prospettivi laterali sia dalle torri che circondano 11 Palazzo (quelle di Bonifacio IX, Martino V. Nicolò V). L'appalto del lavori è già stato dato. I primi Interventi si incominciano a fare in settimana all'insegna dell'urgenza. Liliana Marieo che deposito del sale. Una ventina di anni fa gli archeologi della Sovrintendenza comunale fecero una sconvolgente constatazione. Si accorsero che una galleria del Tabularium andava in polvere: mucchiati di polvere continuavano a depositarsi ai piedi del monumento. Un'erosione superficiale veloce quanto Inarrestabile stava divorando quanto restava di quelle mura romane. Fu nominata una commissione di tecnici. Scoprirono che quel sale, sciolto in profondità e penetrato nel sottosuolo, risaliva in superficie e, una volta a contatto con l'a- re del Campidoglio, sotto la quale si stendono 1 materiali lacustri (da un anno è periodicamente controllata e solo fra qualche tempo si saprà se ci sono nuovi movimenti di terreno che ne aggravano la stabilità). Tutto l'allarme è partito dal Tabularium. L'edificio, costruito nel 78 a.C. per custodire gli archivi pubblici di Roma, aveva avuto Innumerevoli traversie prima di diventare fortezza, poi base di ulteriori costruzioni. Per alcune centinaia di anni, fino al Rinascimento quando appunto sorse il Palazzo Senatorio nella sua versione attuale, era stato an¬ ria, si asciugava sgretolando (le superflcl su cui si depositava. La soluzione proposta dagli specialisti consisteva In certe resine sintetiche da applicare sul muri Ma non se ne fece niente. L'erosione è cosi continuata, e nuove fessure sotto l'edificio hanno messo in luce l'esistenza di seri problemi di statica da affrontare. Il Palazzo Senatorio, sede del Senatore di Roma al quale spettava anche la sua manutenzione, per secoli a sua volta aveva subito rifacimenti, aggiunte, modifiche, trasformazioni, con soluzioni che non tenevano conto del complesso nel suo insieme. Sono state cosi aperte arcate, chiuse finestre, sostituite intere strutture, appesantiti contrafforti, senza pensare al contraccolpi che questi cambiamenti potevano procurare alla solidità dell'edificio, .che infatti ogni non presenta sufficienti margini di sicurezza statica e sembra reggersi grazie a un gioco di spinte che si bilanciano a vicenda raggiungendo un equilibrio quanto mai poco rassicurante', ammette la dottoressa Sommella. Nel 1980 i problemi erano diventati cosi gravi, che il sindaco insediò una commissione di esperti di alto livella Un'apposita équipe, diretta dal prof. Raimondo Cavallo, si incaricava di studiare l'intera collina del Campidoglio, nei suol aspetti geologici, geotecnici Idraulici compreso 11 rilevamento complesso delle cavità che attraversano il colle nel sottosuolo. •/ primi risultati sono allarmanti* sintetizza il prof. Cavallo. il lato del Palazzo Senatorio che si affaccia sul Foro Romano e si Innalza per oltre 60 metri sui resti del Tabularium, è risultato come scollata, scarsamente collegato con l'Interno, .presenta una quasi totale mancanza di vincoli: I pilastri del Tabularium sono pericolosamente ridotti per l'erosione e la fessurizzazione del peperino. Inoltre c'è una diffusa erosione superficiale del Palazzo, con caduta di in

Persone citate: Bonifacio Ix, Cavallo, Colli, Martino V. Nicolò V, Raimondo Cavallo, Sommella

Luoghi citati: Roma