La Thatcher: nessuno mi fermerà

La Ihatcher: nessuno mi fermerà Intervista con il premier britannico dopo quattro anni di governo La Ihatcher: nessuno mi fermerà «Abbiamo capovolto in senso positivo il rapporto tra Stato e cittadino» - «La disoccupazione dipende dalla recessione» - «Non accetto responsabilità del governo per chi si autoesclude dal lavoro rifiutando le nuove tecnologie, amministrandosi male, non fabbricando i prodotti che la gente vuole» - Ieri le amministrative, un test importante Pubblichiamo i brani più significativi di un'intervista con il primo ministro inglese Margaret Thatcher In occasione del quattro anni dalla vittoria con- : servairice alle elezioni. Ieri in tutto il Paese, esclusa l'area di Londra eli Galles, si sono svolte le amministrative, considerate un Importante sondaggio per il governo. In base al risultato, la Thatcher deciderà se anticipare a giugno le politiche, che normalmente dovrebbero svolgersi nel maggio dell'anno prossimo. NOSTRO SERVIZIO PARTICOLARE — Signor primo ministro, che cosa propone all'elettorato per un altro mandato? Quattro anni fa prometteva la «ricostruzione dell'economia». Non si vedono molti risultati. «Mi sembra che lei sottovaluti quello che abbiamo fatto. Abbiamo proposto una totale inversione di tendenza: dallo Stato che dominava completamente la vita della gente, inserendosi in ogni aspetto dell'esistenza, a una vita nella quale lo Stato certamente fa delle cose, ma senza abolire la responsabilità dei singoli. Se- concio me, abbiamo modificato l'equilibrio tra cittadino e Stato in senso positivo, in una direzione molto più consona allo spirito del popolo britannico. E' stato insomma un radicale cambiamento di filosofia, dall'onnicomprensiva influenza del socialismo a una situazione nella quale allo Stato competono l'infrastruttura legislativa, la difesa e l'applicazione della legge, e la rete protettiva del servizi sodali, lasciando perù alla gente una enorme libertà d'azione per quanto riguarda l'iniziativa, le risorse, la responsabilità personale». — Ma non pensa di essere giudicata soprattutto sulla sua gestione economica? Pensa che secondo gli elettori I fallimenti, le chiusure di fabbriche e la disoccupazione siano stati il prezzo giusto da pagare? Si sente vulnerabile sulla questione economica? «Non mi sembra di esserlo. La recessione è stata grave, a livello mondiale. Quello che abbiamo dovuto fare è stato considerato efficace sotto l'aspetto economico e Industriale: contrarre la spesa, cercare di mantenere 11 valore della moneta, cioè abbassare l'Inflazione e non contrarre troppi prestiti». — Ma tei viene attaccata (e potrebbe poi essere giudicata) per il livello della disoccupazione e la sua posizione a questo riguardo. Pensava davvero che sarebbe stata alta come ora? «Non lo pensavo, credo che nessuno di noi sapesse quanto grave sarebbe diventata la recessione mondiale. La disoccupazione è chiaramente detestabile, ma non si creano posti di lavoro con 1 discorsi». — Michael Foot l'ha educata per la sua «compiacente' approvazione» della disoccupazione di massa. E' un'accusa ingiusta? «Completamente. Foot e 11 governo del quale ha fatto parte comsideravano alta la 'disoccupazione (mi pare che toccasse 660 mila persone) rispetto alla loro filosofia, ma non sono stati capaci di evitare che raggiungesse il milione. Questo non significa che l'abbiano accettata o voluta». — Ma non c'è una differenza? Mi pare che lei non ammetta responsabilità del governo nella disoccupazione. «Non posso accettare responsabilità per chi si autoesclude dal lavoro, per chi chiede misure pletoriche o restrittive sull'occupazione, per chi rifiuta di accettare le nuove tecnologie, per chi non ha una buona amministrazione, per chi non fabbrica i prodotti che la gente vuole. Accetto invece responsabilità per la creazione di una giusta infrastruttura finanziarla e per un giusto inquadramento giuridico. Credo che questo l'abbiamo fatto». — Un suo ministro del Tesoro, Nicholas Ridley, ha detto una volta che «l'alto livello della disoccupazione è una prova dei passi avanti che stiamo facendo». Quello che i suol oppositori dicono, e che ha detto Sir Ian Gilmour, è che II suo gabinetto è stato II primo a sconfessare il principio secondo il quale un governo ha la responsabilità di mantenere un «livello d'occupazione elevato e stabile», per citare 11 Libro Bianco del 1944 (sulla politica dell'occupazione e che impegnava i futuri governi post-bellici). E' vero? «Conosco benissimo quel Libro Bianco. In massima parte è ancora assolutamente vero e valido. Mi permetta di leggere l'ultima frase di quell'introduzione: «/f successo della linea esposta in questo documento dipenderà in ultima analisi dalla comprensione e dall'appoggio della collettività nel suo complesso, e in particolare dalla volontà dei datori di lavoro e dei lavoratori dell'industria, perché — e questo è il passaggio importante — sema un maggior rendimento industriate non potremo ottenere un alto tasso di occupazione unito ad un crescente tenore di vita: In quel Libro Bianco è più quello che si accorda con la mia filosofia e con la mia gestione economica di quanto si accorda con quelle di altri». — La privatizzazione è ancora ai primi posti del suo programma? Continuerà a voler vendere la British Airways, i cantieri navali, i punti di vendita della società del gas? •La privatizzazione è ai primi posti, e funziona. E' assolutamente ridicolo che tante decisioni di carattere industriale e commerciale debbano finire sul tavolo di un governo e di un primo ministro». — Per realizzare il suo programma dovrà scegliere un altro gabinetto, senza riluttanti? • No. mi trovo benissimo con l'attuale governo! Lavoriamo benissimo insieme». Julian Haviland Copyright «Times Newspapers» è per l'Italia «La Stampa»

Persone citate: Foot, Ian Gilmour, Julian Haviland, Margaret Thatcher, Michael Foot, Nicholas Ridley, Thatcher

Luoghi citati: Galles, Italia, Londra