Arte e tecnica per fare i dolci

Arte e per fare 1 Da sabato la rassegna del Miad Arte e per fare 1 Su diecimila metri quadrati al Valentino gli strumenti più avanzati dell'importante industria L'ottavo Miad è vicino. A partire da sabato il quinto padiglione di Torino Esposizioni accoglierà nel suol diecimila metri quadrati gli strumenti j della tecnica dolciaria avanzata: una «oasi di tecnologia», •è stata definita la rassegna, indirizzata, come sempre, agli industriali dolciari e agli «addetti al lavori» del settore. Un ambito che conosce poca crisi, avendo registrato, nellTB, un aumento del 17 per cento nelle esportazioni, con un fatturato (sempre per le esportazioni) di 285 miliardi contro 1 240dell'81ell70deir80. •Ma se cambiassero le abitudini del consumatori italiani — lamenta Giorgio Peyrano, titolare dell'omonima, azienda — vi sarebbe spazio per una produzione triplicata, quadripìlcata addirittura». Quali abitudini? «J7 consumatore Italiano vede ancora nel dolci un prodotto voluttuario, da "regalo"—dice —. Guardi l negozi: tutto l'anno lavorano a regime ridotto. A Pasqua e a Natale vendono dieci, quindici volte quello che vendono negli altri 11 mesi». All'estero non è cosi: il dolce, inteso nelle sue varie accezioni (caramelle, cioccolatini, biscotti ecc.), non è legato a circostanze particolari quali festività o ricorrenze, ma come la frutta, come il pane, elemento acquisito della tavo¬ la. Questo spiega perché Paesi come la Jugoslavia abbiano un consumo di cioccolato superiore al nostro di circa 1120 percento. •E' anche vero — aggiùnge Ugo Delmastro, direttore della Baratti—che In Italia certe cose sono cambiate. Prendiamo il cioccolato. Prima era uri prodotto d'elite, solo l bimbi ricchi potevano permetterselo. Adesso non c'è bambino, ricco o povero che sia, che non abbia la sua merendina». Se il cioccolato ha conquistato i mercati, altri prodotti hanno subito cali terribili, in seguito a circostanze ben precise: nel 'ti usci il famoso (1 dolciari lo definiscono «/amigetato») decreto sui coloranti, che ha abbattuto la produzione. Ora. le caramelle stanno tentando la ripresa, Botto forma delle graziose scatolette stile -liberty», contenenti quelle 'Chicche» colorate a forma cilindrica diffuse nel dopoguerra. •Gianduiotti» e mpraltnatt» come tutti 1 prodotti caratteristici 'tengono bene» In netta ripresa un'altra abitudine del passato, diffusa soprattutto tra i giovani: ma sticare liquirizia. Conclude Delmastro: 'L'italiano non è affatto un popolo di ghiottoni: magari, essendo di povertà atavica, è propenso a non scialare».

Persone citate: Botto, Delmastro, Giorgio Peyrano, Ugo Delmastro

Luoghi citati: Italia, Jugoslavia, Torino