Lotito: tempi più lunghi per i rientri alla Fiat

Lotito: tempi più lunghi per i rientri alla Fiat Lotito: tempi più lunghi per i rientri alla Fiat ROMA — Il problema dei 17.500 cassintegrati Fiat, a meno di due mesi dalla scadenza prevista per l'ultima tranche di rientri (30 giugno), é stato discusso ieri dalla segreteria del coordinamento nazionale del gruppo, riunitasi a Roma. «Dall'ottobre del 1980 ad oggi—ha detto il segretario nazionale della Fini, Franco Lotito — non sono più sul libro paga dell'azienda ben 33.000 persone, cui se ne devono aggiungere altre 17.500 tuttora in cassa a zero ore e I cui rientri scaglionati non sono stati rispettati. Siamo convinti — ha aggiunto il sindacalista — che nell'ambito dell'accordo che abbiamo stipulato con la Fiat due anni orsono esistano margini per risolvere la questione, sia pure in tempi un poco più lunghi». Quanto al fatto che l'azienda si appelli alla mancata realizzazione delle condizioni che avrebbero dovuto rendere possibile il ritorno in fabbrica dei lavoratori sospesi, Lotito ha osservato che «la Fiat avrebbe potuto Invocare una argomentazione di questo genere se avesse dimostrato il suo impegno al rispetto dell'accordo quando le cifre del rientri erano basse (la prima tranche,' ad esempio, interessava solo 300 persone). «Noi — ha concluso Lotito — slamo consapevoli che la gestione del problema richieda scadenze diverse da quella del giugno '83: ma sia chiaro che il sindacato non si accontenterà di una manciata di rientri». Mercoledì prossimo è In programma una riunione della segreteria Firn e dei rappresentanti del coordinamento Fiat con la segreteria della federazione Cgll, Cisl, CU.

Persone citate: Franco Lotito, Lotito

Luoghi citati: Roma