In discoteca arriva ET. di Marinella Venegoni

In discoteca arriva ET. A Rimini il Salone delle attrezzature da sala da ballo In discoteca arriva ET. Luci spaziali, apparecchiature avveniristiche, impianti ad alta fedeltà e «altissimo volume» - Arredare un locale da mille posti costa circa un miliardo e dopo quattro anni i «ragazzi hanno voglia di cambia«■* - Eppure l'investimento è conveniente - Le ricerche nel campo della sicurezza in caso d'incendio re» DAL NOSTRO INVIATO SPECIALE RIMINI — il mondo colorato e finto dei luna park ha sposato E.T. e s'è trasferito in discoteca. Qui al Sib, il primo Salone internazionale delle attrezzature per locali da ballo, mancano soltanto l'ottovolante e il piccolo mostro di Rambaldi. Nell'aria si incrociano i rumori violenti di mille rock, le lampadine intermittenti intrecciano lotte furibonde. Eredi delle sfere di cristallo delie maghe, gigantesche palle a specchio ruotano senza sosta nell'aria. La discoteca ha sostituito il luna park, è diventata una gran giostra tecnologica ed elettronica che macina miliardi nell'industria meno in crisi,- quella dell'effimero. A Rimini ci sono 147 espositori da tutta Europa, 1150 per cento italiani, specializzati nell'operazione «chiavi in mano-. Si prevedono quindicimila visitatori, davvero piccola cosa se si considera che nel contesto Cee ci sono cinquantamila fra sale da ballo, discoteche e night club, settemila dei quali da noi. Oli italiani spendono per ballare 600 miliardi l'anno, il 40 per cento della spesa globale per gli spettacoli. E sono terribilmente esigenti: tutti i gestori che si incontrano spiegano che la durata media di un arredamento non supera i quattro anni. La gente poi si stanca e cerca un altro ambiente, altre sorprese e balocchi tecnologici: e allora bisogna continuamente rinnovarsi, mettere uno schermo gigante qui e un disco volante la, aggiungere luci semoventi, neve, bolle di sapone, fumi. Sono operazioni costose: ri fare una maxidiscoteca sui mille posti costa circa un miliardo; rifarne una piccolina, per 200 persone, non porta via meno di 300 milioni. Un raggio laser, ormai comunemente usato per disegni luminosi nell'aria costa 100 milioni al meno; un maxi video sui quattro metri vale 19 milioni e per un disco volante da sospendere "sulla pista e inviare messaggi di luce, diametro poco più di due metri, si spendono 12 milioni. Ma tanfo: la febbre del sabato sera non s'è inabissata come John Travolta, anzi s'è estesa agli altri giorni deliasettimana. Le discoteche sono luoghi di costume e travestimento, d'intrattenimento e di socializzazione, di promozione discografica e sociale. . Negli slands del Sib di Rimini si incrocia di tutto. Improbabili palme luminose dorate per night clubs e, ultimo grido, ologrammi che proiettano una persona cinque metri più in là. Piccoli locali bui ospitano contemporaneamente più diavolerie: si finisce all'improvviso dentro laser, fumi, odore micidiale di glicerina, mentre gli occhi vengono bombardati da luci stroboscopiche e le orecchie da watt micidiali. Atmosfere da gironi danteschi, che la perfezione tecnologica si indirizza ad esaltare. Ognuno fa il suo gioco: in uno stand di amplificatori si fa la lotta alla sordita (malattia professionale dei disc jockey e degli incalliti frequen-. latori di discoteche) spiegando che il problema è -di far suonare bene a volumi alti-: dicono che c'è l'abitudine a comprare una cassa qui e un piatto la. a non coordinare i watt coh i diversi tipi d'arredamento. Invece, bisogna acquistare apparecchiature compatte, usare gli analizzatori di spettro, dividere l'alimentazione della rete d'amplificazione dalle luci. Un sistema adeguato alle normative Cee (in Italia non ne esiste una specifica) costa sui 25 milioni. Ma su tutto domina, con lo scomodo fantasma del cinema Statuto di Torino, il problema della sicurezza. C'è stata ieri mattina una lunghissima tavola rotonda, e gli stands più frequentati sono quelli dove i clienti danno fuoco alle poltrone per sperimentare i nuovi materiali ignifughi: stoffe colorate moderne ignifugate all'orìgine, che non prendono fuoco e non sprigionano gas tossici. Spiega uno standista che costano circa cinquemila lire al metro in più: -Ho inventato un tessuto autoestinguente, ma non è approvato dal ministero-. C'è grande attesa per una normativa chiara, italiana e non regionale, che non esiste; e il sottosegretario agli Interni Sanza, aprendo l'altro giorno i) salone,' ha potuto fare le promesse di un governo caduto. Enrico Cogerino, dirigente nazionale del sindacalo italiano sale da ballo, si confessa nervoso e costernato: «Nei pomeriggi danzanti io ho sempre tenuto le porte di sicurezza chiuse, perette i ragazzi scappavano da li senza pagare. Ora non lo faccio più, ma metto in bilancio un 20 per cento di perdite secche: quando si deciderà di permettere l'installazione di un allarme nelle uscite e di lasciar bloccare chi tenta di scappare? Abbiamo le mani legate-. Marinella Venegoni

Persone citate: Enrico Cogerino, John Travolta, Rambaldi, Sanza

Luoghi citati: Europa, Italia, Rimini, Torino