Oggi la decisione israeliana sull'accordo con il Libano Sabato Shultz va a Damasco

Oggi la decisione israeliana sull'accordo con il Libano Sabato Shultz va a Damasco Oggi la decisione israeliana sull'accordo con il Libano Sabato Shultz va a Damasco GERUSALEMME — Il segretario di Stato americano Shultz è ritornato ieri in Israele per quella che alti funzionari Usa hanno definito «la fase finale, cruciale» del tentativo di raggiungere un accordo per il ritiro delle truppe israeliane dal Libano. «Sono pronto a lavorare tutta la notte, se necessario», ha dichiarato Shultz durante il volo dalla capitale libanese, dove in una conferenza stampa aveva detto: «Adesso abbiamo un 'idea chiara ed esplicita della posizione del governo del Libano. La presenteremo agli israeliani e vedremo comesi potrà procgdere». Il ministro degli Esteri libanese Salem ha detto che «non vi è accordo, ma una chiara comprensione dei problemi» ; ha aggiunto di essere in «continuo contatto» con i capi di Stato arabi che devono essere Informati sulle trattative. «Speriamo che quanto stiamo facendo conduca a un'intesa», ha concluso. Il premier Wazzan ha spiegato che la posizione assùnta dal suo governo è «definitiva» e che altre concessioni non sono possibili: «Noi poniamo come unica condizione il ritiro delle truppe straniere. Israele non deve porci condizioni come se fossimo un Paese vinto». A Gerusalemme, dopo il colloquio con Begin, che ha definito «cordiale e costruttivo», Shultz si è riunito con il ministro degli Esteri Shamir e con 11 ministro della Difesa Arens per esaminare Spagina per pagina», ha sottolineato) la bozza di accordo. Il segretario di Stato ha reagito con cautela alla domanda se ritenga di poter ottenere un'intesa finale sul ritiro prima della fine della settimana, quando dovrà recarsi a Parigi: «Btsoonerd vedere», ha risposto. Durante 11 volo da Beirut alla capitale israeliana aveva però detto di avere •il modo per superare» uno degli ostacoli più seri all'accordo, la questione cioè del futuro ruolo del maggiore Haddad. Secondo Radio Israele, il Consiglio dei ministri potrebbe riunirsi nella notte o oggi. Gli Stati Uniti, ha detto l'emittente, garantiranno ai due Paesi l'attuazione dell'accordo e ciascuno Stato si riserverà il diritto di «autodifesa» in caso di violazione. Ha aggiunto che la «normalizzazione» delle relazioni israelo-Ubanesl per mettere fine allo stato di belligeranza verrebbe negoziata formalmente sei mesi dopo il ritiro israeliano. Ora tutto dipende da Damasco dove Shultz andrà sabato. Il capo di Stato Maggiore israeliano Moshe Levi ha dichiarato ieri alle Commissioni Esteri e Difesa della Keneseth di non escludere un irrigidimento nelle intenzioni siriane di ritirare le truppe spiegate nel Libano nord-orientale insieme con migliaia di palestinesi. La visita di Shultz a Damasco potrebbe essere strumentalizzata da! presidente Assad per sondare la reale volontà americana di adoperarsi affinché Israele restituisca anche le alture del Golan, secondo osservatori israeliani.