Primo obiettivo di Andropov: riaprire il dialogo dopo il «niet» di Gromyko di Fabio Galvano

_ iov: riaprire il dialogo dopo il «niet» di Gromyko Gli stessi sovietici s'interrogano sul significato concreto dell'offerta all'Occidente _ iov: riaprire il dialogo dopo il «niet» di Gromyko DAL NOSTRO CORRISPONDENTE MOSCA — Non solo l'Occidente, ma anche l'Unione Sovietica si interroga sulle concrete prospettive della «nuova proposta» per gU euromissili enunciata martedì sera da Andropov. Nessuno — né la Pravda, che si è limitata ieri a pubblicare integralmente il discorso del segretario generale, né gli specialisti militari dell'agenzia Tass, né in privato i più qualificati commentatori politici — si azzarda per ora ad analizzare e tantomeno ad ampliare l'ipotesi di accordo con cui il capo del Cremlino ha essenzialmente rilanciato il dialogo pubblico spento un mese fa dal niet all'opzione intermedia. Le parole di Andropov, accolte per ora con grande cautela in Occidente, rappresentano se condo fonti diplomatiche una «importante concessione formale, sul principio — già Implicitamente riconosciuto dal lo stesso leader sovietico e più esplicitamente da Gromyko — secondo cui non i vettori ma le testate nucleari determinano gli equilibri strategi¬ ci; lasciano tuttavia irrisolti (•sono troppo vaghe-, si è detto) altri elementi dell'impasse negoziale. < Quelle parole, nelle analisi che si tentavano ieri a Mosca, richiederanno una più diffusa elaborazione, forse riservata alla ripresa del negoziato ginevrino. La formale concessione sulle testate — una contro Una — appare soprattutto destinata a convincere l'opinione pubblica europea delle buone intenzioni del Cremlino: ma restano alcuni punti di dibattilo. Eccoli. 1) Andropov insiste sulla Force de frappe francese e sul deterrent britannico. 162 vettori in tutto. La tesi sovietica è che. sebbene formalmente indipendenti, quegli arsenali rappresentano comunque una forza avversarla, anche nel caso della Francia che ha sciolto i suol vincoli militari con la Nato. Londra c Parigi la contestano; Washington, a sua volta, afferma che il negoziato è fra Usa e Urss, non fra Est e Ovest. 2) Si esprime, in ambienti qualificati, 11 timore che Mo¬ sca intenda superare questo primo ostacolo proprio trasformando il negoziato in una trattativa fra i due blocchi. Se Washington insisterà nell'inslallare Pershing-2 e Cruise. ha detto Andropov. «sarà inevitabile una reazione a catena-. E. ha precisato che •l'Urss, la Germania Est e gli altri Paesi del Patto di Varsavia saranno costretti ad adottare misure di risposta-. Mosca, che ha finora installato gli SS-20 soltanto sul proprio territorio, ipotizza un loro spiegamento anche tra i Pae- si «fratelli», in posizione geografica di prima linea? 3) Andropov si è ben guardato dall'esprimere cifre. Se si accettasse il principio di un equilibrio Urss con le forze franco-britanniche, ciò significherebbe ridurre da 240 a 97, doè a 291 testate, gli SS-20 a tripla testata. Sono infatti 290 le cariche nucleari installate sui 64 Polaris inglesi e sui 98 mìssili francesi, in gran parte a testata singola. Nella recente intervista allo Spiegel Andropov ha tuttavia parlato di •oltre 400 testate- franco-britanniche, includendovi probabilmente le atomiche tattiche aviotrasportate. In questo caso, si osserva, Mosca potrebbe conservare 134 SS-20, appena 28 meno dei 162 indicati a dicembre. 4) In entrambi i casi Mosca dovrebbe disfarsi di numerosi SS-20: circa 143 nella prima ipotesi e 106 nella seconda. Andropov, si fa notare, non ha più parlato — come fece invece a gennaio con 11 tedesco Vogcl — di una disponibilità sovietica & -distruggerli. La linea più recènte del Cremlino, ribadita un mese fa da Gromyko. rilancia l'ipotesi di spostamento oltre gli Urali, con due pericoli: il primo, che gli SS-20 possano essere rapidamente riportati sul teatro europeo; il secondo, che vengano schierati, con gli altri 110 già in Asia, contro il Giappone e la Cina. 5) Andropov insiste sul conteggio degli -aerei americani-. Fanno parte di quei sistemi a base avanzata che gli Usa considerano estranei al negoziato (se si toccano, dice Washington, anche Mosca dovrà rinunciare ad armi equivalenti). Si sottolinea tuttavia che Andropov ha parlato questa volta solo di aerei, e non di sistemi a base avanzata: un segno, forse, che il Cremlino rinuncia a conteslare l 40 missili Poseidon basati su sottomarini nucleari e punta invece sui 590 aerei usa di vario tipo in grado di scagliare un'offensiva nucleare. Uno contro uno, anche per quelli? L'Urss sarebbe disposta a eliminare i suol 395 aerei Baci: f ir e, Badger e Blindai ? Fabio Galvano