Gianni Asti va a Cantù e Torino sogna Bianchini

Asti va a Cantù e Torino sogna Bianchini Basket: l'allenatore della Bertoni ha firmato per la Ford -, ■ - a Asti va a Cantù e Torino sogna Bianchini /—•.,.„... A I — 1— I 1. , _,_,»_ ri ,_ Gianni Asti lascia la panchina della Bertoni e sostituisce Giancarlo Primo su quella della Ford, E' ufficiale da ieri: un comunicato canturino ringrazia Primo del lavoro e dei risultati edàil benvenuto ad Asti. C'erano già state voci in proposito lunedì, sostanzialmente smentite però da Beppe De Stefano. Anche ieri pomeriggio, del resto, il ! manager torinese manifestava il suo stupore: «li contratto di Asti è scaduto, è vero, ma ci| eravamo già accordati sulla parola per un rinnovo, stabilendo anche le cifre. L'avevo già presentato alla squadra come allenatore anche per Tanno prossimo, ero andato negli Stati Uniti a cercare due americani su sua indicazione. Al mio ritorno, qualche giorno fa, lui ha sollevato dei problemi. Ma eravamo rimasti d'accordo di riparlarne». Gianni Asti, 36 anni, aveva avuto offerte anche da Livorno e da Gorizia ed era da tempo tentato di cambiare aria, di provare nuove avventure professionali, per la prima volta fuori 7torino. Quando gli è arrivata la proposta Ford, pochi giorni fa, ha ovviamente accettato al volo. Cantù ricalca dunque le pro¬ I -w„ . ,; ,j . e, ....... ^ .... ........ ! | a ¬ prie tracce: campione d'Europa come un anno fa, delusa in campionato come un anno fa, cambia allenatore come un anno fa, stavolta per propria scelta. Spiega il manager Morbelll: «Non abbiamo rinnovato il contratto a Giancarlo Primo dopo una lunga riflessione sulla nostra struttura di club che deve necessariamente puntare sul vivaio. Noi non abbiamo gli Incassi da cento milioni al colpo, non reggiamo sul mercato a certe quote. Avevamo bisogno di un allenatore giovane, con una lunga esperienza di lavoro, anche organizzativo, sul settore giovanile. Asti ci è sembrato l'uomo adatto. Non ha esperienza di Coppa? Cercheremo di aiutarlo con la nostra Che farà ora la Bertoni? «Non moriamo di certo —proclama, battagliero. De Stefano — Certo, sapendolo un mese fa, avremmo puntato su Sales. Adesso, su due piedi, posso fare il nome di Bruno Arrigoni, ma anche quello di Boero, che è bravissimo. Io però ho un sogno: Bianchini. A Roma non ha ancora firmato. Per una volta, non baderei a spese». • C. men.

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