Clapton era quasi un dio Ora è un monumento rock di Marinella Venegoni

Clapton era quasi un dio Ora è un monumento rock L'inventore del rockblues domani a Roma, martedì a Genova Clapton era quasi un dio Ora è un monumento rock ROMA — Ora che dal '55 è passato un buon numero d'anni e che Elvls Presley e John Lennon hanno anche una statua di marmo che 11 ricorda, si va scoprendo che magari una sera a un concerto si può incontrare la storia. Domani, per esempio, può essere una di quelle sere: perché 11 bello del rock è questo, che trent'anni scarsi di esistenza gli sono bastati per diventare uno del segmenti dominanti della cultura del nostro tempo, e perciò i suol primi eroi possono avere ancora fiato e pelle per essere i monumenti di se stessi. Prendiamo per esemplo Eric Clapton che domani sera' suona qui a Roma (martedì sarà a Genova): a meta degli Anni Sessanta, quando con Jack Bruce e Ginger Baker aveva Inventato 1 Cream, la leggenda assicura che 1 graf-1 liti di Londra avevano riscritto il nuovo decalogo del popolo del giovani, dove il primo comandamento tracciato su ogni muro recitava «Clapton is Goti-. A distanza di qualche anno comincia a esser legitti¬ mo 11 sospetto che Domineddio non suona il rock, e che comunque Clapton non è il Padreterno; ma niente e nessuno riesce a negare che Clapton è stato il miglior chitarrista del rock. E con simili etichette non è poi ambizione eccessiva godersi un posticino nella storia. E' anche vero che, alla pari del jazz dove di «ktng» se ne incontrano molti, anche nel rock di «miglior chitarristi» ce n'è parecchi: e tutto dipende dai gusti di chi fa la classifica; resta però che Clapton il suo titolo se l'è guadagnato senza concedere molto agli obblighi del mito, che è sempre stato invece, una componente essenziale dell'avventura del rock. A differenza di tutti gli altri eroi di questa avventura, lui è infatti stato solo un eccellente musicista, introverso e riservato piuttosto che smodato ed esibizionista. Come racconta la storia dei Cream, Eric Clapton è uno di quelli che il rockblues l'hanno inventato, riportando alla cultura bianca una delle grandi forme musicali della tradizione negra. Il suo modo di suonare è piano, fluido, rilassato, ma con una grande carica di tensione Interna, e il nomignolo che s'è guadagnato — Slowliand, Manolenta — dice più della sua qualità di tener note lunghe, tirate, che non di una sua indeterminatezza ritmica. In vent'annl che è dentro 11 rock, Clapton ha seguito un sacco di strade e ha avuto un'infinità di compagni di viaggio: dai Yarbiràs ai Bluesbreakers, da Winmoofi a John Lennon, George Harrison e Pete Townshend. Fu proprio Townshend che. con grande e affettuoso senso dell'amicizia, riuscì a buttargli via dalle spalle la scimmia dell'eroina e a rimetterlo In circuito, una decina di anni fa, e oggi Clapton (che ha appena inciso un nuovo disco, Money & cigarettes) è tornato all'antico amore del rockblues con un gusto sottile di malinconia. Marinella Venegoni

Luoghi citati: Genova, Londra, Roma