Gli enotecnici con superqualifica
Gli enotecnici con superqualiiita Inchiesta nelle scuole professionali agricole - CALUSO Gli enotecnici con superqualiiita AlFUbertini c'è anche una sezione «meccanica agraria» - Chiesto il corso specifico per 5 anziché 2 anni DAL NOSTRO INVIATO SPECIALE CALUSO (Torino) — «Abbiamo il vigneto, la cantina, i laboratori ma per sfruttare fino in fondo le potenzialità didattiche della nostra scuola occorrono nuovi programmi, maggiore spazio per le esercitazioni, studi più adeguati alle reali esigenze dell'agricoltura e delle industrie di trasformazione*. E' l'opinione di Bartolomeo Cornaglla, preside incaricato di uno dei più prestigiosi istituti professionali agricoli, il «Cario Ubertino di Caluso. La scuola è al centro della zona vitivinicola dove si producono due tra i più rari e apprezzati vini doc piemontesi: •Erbaluce* e «Caluso passito*. (Ma c'è anche un corso di meccanica agraria). E fu proprio' all'« Ubertino che a metà degli Anni Ses santa la tradizione vinicola contadina trovò adeguati sostegni tecnici e promozionali per lanciare la produzione di questi due vini. «Portammo avanti le pratiche per il riconoscinmento della denominazione, di origine controllata — ricorda Tito Cotta, professore di chimica enologica, che con i colleglli Bianco e Gnavi segui la nascita del «Caluso passito» — ; l'Erbaluce era un vitigno qua- si abbandonato, ora si producono circa 4 mila quintali all'anno di uva doc, dei quali il dieci per cento destinati alla particolare vinificazione del Passito*. La tecnica è stata collaudata scientificamente proprio nelle cantine dell'istituto. I grappoli (ma solo quelli sani e con gli acini non troppo fitti) vengono tenuti a «stagionare» fino a febbraio. La scuola etichetta e vende ogni anno qualche migliaio di bottiglie che si aliianciio alla produzione della' cooperativa di vignaioli associata alla cantina dell'Istituto. Ma questo patrimonio di esperienze è professionalità rischia di non poter essere pienamente utilizzato. «La qualifica biennale di viticoltore cantiniere — precìsa il preside — non é più sufficiente. Dintesa con i docenti e il consiglio scolastico provinciale abbiamo chiesto al ministero che dal prossimo anno ci consenta l'avvio dei corsi sperimentali di enologia che portino al diploma di perito agrario specializzato in vitivinicoltura*. In pratica anziché fermarsi alla qualifica dopo due anni e passare al triennio generico per agrotecnici, gli studenti di Caluso potrebbero seguire per S anni un corso specifico di enologia. «Cantine sociali e case vinicole hanno bisogno di personale qualificato e la specializzazione quinquennale — aggiunge il professor Cornaglia — garantisce certamente una preparazione teorica e pratica più adeguata. In altre parole diremmo che i ragazzi usciti dativubertini» fossero conosciuti come "qualificati nobili", cioè giovani preparati in maniera veramente completa*. Lo sforzo di ammodernamento dell'Istituto si rivolge anche alle tre sedi coordinate di Carmagnola (specializzata in zootecnia), Chierl (colture protette in serra) e Osasco (frutticoltura). La scuola è frequentata da 650 allievi: Molti non sono figli di contadini — dice il preside — ma giovani die sperano in un inserimento diverso nell'agricoltura che da queste parti si esprime spesso anche nel part lime con l Industria*. A Chierl si vorrebbe arrivare ad un corso specializzato in floricoltura, mentre a Carmagnola ci sarebbero buone'posslbllltà di lavoro per tecnici del settore lattlero-caseario. «Le vecchie qualifidie sono spesso superate — conclude il professor Cornaglia —; Ancìve dal punto di vista didattico dobbiamo poter seguire l'evoluzione produttiva*. Intanto a Caluso non mancano i contatti internazionali. Dalla prossima settimana saranno ospiti del convitto dell'Istituto (vi risiedono per tutto l'anno 60 studenti) un gruppo di tecnici del Terzo Mondo (indiani, egiziani, etiopi, pakistani) per seguire un corso sulla cerealicoltura. s. mir.
Persone citate: Bartolomeo Cornaglla, Cornaglia, Gnavi, Tito Cotta
Luoghi citati: Caluso, Carmagnola, Chierl, Osasco, Torino
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