La via del jazz: i re dello swing da Storyville a St.Louis

La via del jazz: i re dello swing La via del jazz: i re dello swing da Story ville a St. Louis CHI vuole vedere dove è nato il jazz deve andare a New Orleans, e chi vuole vedere 11 posto dove ha trionfato per la prima volta, deve visitare il vecchio quartiere francese, perfettamente restaurato e conservato, che un tempo era il quartiere delle «luci rosse» con le case chiuse più famose dell'intero Sud, e forse di tutta l'America. Ma 11 jazz sarebbe forse rimasto a lungo soltanto un fenomeno locale se nel 1917 il ministro della Guerra non avesse ordinato la chiusura delle case di tolleranza del Vieux Carré, allora noto come Storyville. New Orleans, infatti, era divenuta il principale porlo d'imbarco dei soldati destinati al fronte francese e Storyville era un elemento di disordine per i giovanotti che andavano a combattere. E' stato quindi merito o colpa del Kaiser se la nuova musica è diventata subito un articolo di esportazione nel momento stesso in cui cominciava a nascere e a delincarsi. Se la guerra fosse scoppiata dieci anni prima, forse sarebbero stati i mitici Buddy Bolden e Buddy Petit a far conoscere il jazz al Nord e nel mondo. Furono invece Jelly Roll Morton, King Oliver, Freddy Keppard, Kld Ory e Louis Armstrong. Per conoscere i luoghi dove si è sviluppata agli inizi la grande avventura del jazz, le prime tappe di un lungo viaggio, bisogna quindi cominciare a fermarsi nelle città piccole e grandi che si trovano lungo 11 corso del Mississippi. Il viaggio del jazz comincia lungo il grande fiume, sui battelli che lo percorrevano fino a St. Louis e oltre. Vi erano ingaggiate le migliori orchestre e i migliori musicisti di New Orleans. C'è un gustoso racconto di Louis Armstrong su una notte trascorsa a suonare a St. Louis in un battello: «Santo Dio, quella fu dav¬ vero una grande notte. Fu la prima volta che ebbi tanti applausi fuori di New Orleans». Il jazz divenne l'argomento di animate discussioni tra 1 pianisti di ragtime di Market Street e poi nel Black Bottom di Nashville, il quartiere in riva al fiume che diede il nome a un ballo, e nella Beale Street di Memphis (anche ad essa è stato dedicato un blues). Già nel 1909, a Memphis, un certo Ed Crump aveva organizzato una banda musicale per sostenere nel quartiere negro la sua campagna elettorale. Leader di quella orchestra era William Christopher Handy, 11 futuro autore di Memphis Blues, St. Louis Blues, Yellow Dog Blues. Handy però ebbe l'assurda pretesa di farsi chiamare «padre del blues», mentre ne fu soltanto l'abile arrangiatore. Ma l'attività di Handy testimonia che 1 germi del jazz erano latenti in tutte le città

Luoghi citati: America, Memphis, Nashville, New Orleans