Un museo giovane narra la storia scritta nei fossili

Un museo giovane narra la storia scritta nei fossili Un museo giovane narra la storia scritta nei fossili ne rappresenta inoltre un traguardo ideale per quel pubblico che voglia essere correttamente informato, ma che non ha né il tempo né la pazienza di compiere lunghe visite. Qui troverà un'illustrazione della storia della Terra agile e aggiornatissima. Ma vediamo ora più da vicino l'articolazione di questa piccola, ma esemplare istituzione, situata all'ultimo piano dell'ampio Palazzo Balbi (XVI secolo, dichiarato monumento nazionale nel 1946). Già sede di un acquarlo e di un serraglio settecenteschi, di cui restano curiosi resti nel giardino retrostante, 11 museo comprende tre grandi locali di esposizione, un archivio storico e una biblioteca scientifica, una sala di lettura e un corridoio di raccordo, usato anch'esso a scopo espositivo. V'è inoltre un saloncino per conferenze e proiezioni; in questa sede, tra l'altro, si è già tenuto un corso Ubero di paleontologia che ha visto l'assidua partecipazione di 60 iscritti e in primavera si svolgerà un analogo corso, dedicato alla mineralogia, comprendente spedizioni sul terreno. Non male davvero per un ente sorto nel maggio 1980. grazie alla confluenza e al recupero di vàrie collezioni. Veniamo ora alle raccol¬ te. Il settore fossile, che occupa tutta la prima sala e parte della seconda, si impernia su una larga messe di testimonianze provenienti dall'Appennino settentrionale, ma non mancano i campioni giunti da altri orizzonti paleontologici: Lamellibranchi del Miocene Calabro (ostriche e mitili di 6/7 milioni di anni fa). Ammoniti del Giurassico germanico (molluschi slmili all'attuale Nautilo di almeno 150 milioni di anni fa), Trilobiti del Cambriano statunitense (crostacei di 550 milioni addietro) e cosi via. Nella sezione mineralogica, occupante il resto dei locali, si nota invece un'eccellente campionatura dei principali gruppi di minerali e rocce e con particolare attenzione per i pezzi prevenienti dal bacino ligure piemontese, ovviamente commentati e illustrati con tabelloni e grafici che ne sottolineano la posizione geologica e morfologica. In tal modo la rassegna paleontologica e quella mineralogica possono risultare strettamente e giustamente interconnesse, cosi come è globale la storia dell'avvicendamento degli ambienti climatici e delle forme di vita, con ogni possibile variante evolutiva o involutiva dei singoli rami. Alberto C. Ambesi

Persone citate: Alberto C. Ambesi, Balbi, Calabro