Gioie e dolori all'ombra del Prater

Una saga viennese Una saga viennese Gioie e dolori all'ombra del Prater IL mito asburgico della finis Austriae ha prodotto una serie sterminata di libri, che potrebbero occupare gli scaffali dell'immaginaria biblioteca di Borges. Il fenomeno non riguarda solo la letteratura colta, ma anche quella popolare, di consumo. Un modello tipico di questo filone è L'angelo musicante, scritto nel 1944 da Ernst Lothar e ora tradotto in italiano da Marina Bistolfi per la mondadorlana collana degli Omnibus, dedicata ai bestseller». Il romanzo è una saga familiare, che in cinquecento pagine registra le minute vicende di una famiglia viennese, proprietaria di una celebre fabbrica di pianoforti. Attraverso tre generazioni scorrono lentamente cinquant'anni di storia euro- pea, dagli ultimi sussulti della monarchia austro-ungarica all'invasione delle truppe naziste. Centro topografico e spazio ideale del libro è una vecchia casa settecentesca nel cuore di Vienna, dove abita la famiglia Alt, dislocata su vari piani. L'angelo musicante è un blasone in pietra sovrastante l'ingresso, segno araldico dei suoi abitanti. Gioie e dolori, nascite e morti, feste e matrimoni, passioni e regole sociali scandiscono il fluire di una vita borghese conservatrice e noiosa, fondata sull'autocontrollo e sul rispetto della tradizioni. Proprio per questo il personaggio più vivo del libro è Henriette Stein, figlia di un professore universitario ebreo e moglie di Franz Alt, un uomo che non riesce ad

Persone citate: Borges, Ernst Lothar, Franz Alt, Marina Bistolfi, Stein

Luoghi citati: Vienna