E dietro al consultorio rispunta il «carrozzone»
E dietro al consultorio rispunta il «carrozzone» E dietro al consultorio rispunta il «carrozzone» Denunciata in un convegno la tendenza a privare i nuovi organismi della loro autonomia - Dalle speranze alla burocratizzazione DAL NOSTRO INVIATO SPECIALE PESCARA — C'è un fantasma che si aggira nel mondo! dei consultori familiari. Ha le sembianze dell'Onmi, si proprio quel «carrozzone» sottoposto attorno alla metà degli Anni Settanta a molteplici critiche e alla fine eliminato con un tratto di penna legislativo. Il pericolo è che quell'istitu to, con forme diverse, ma identico nella sostanza, ritorni per vie tortuose sulla scena dell'assistenza familiare e riproponga in tal modo le incongruenze e le inefficienze che si volevano eliminare. Lo dice l'avv. Giovanni igliori studenti de Dardanello, presidente nazionale dcll'Ucipem, l'.Unione del consultori laici di ispirazione cristiana», che tiene a Montcsilvano l'ottavo congresso. Secondo Dardanello è diffusa nelle pubbliche istituzioni la tentazione di inglobare in modo definitivo 1 consultori, 1 quali dovrebbero conservare invece autonomia, ragion d'essere, fisionomia proprie. Al convegno dell'Ucipem quello di Dardanello non è un allarme isolato. Lo ripropongono e lo illustrano altri partecipanti come il dott. Giancarlo Marcone ed 6 sotteso a molti interventi, compreso i licei italiani , e i quello importante del prof, Pierpaolo Donati, che ha aperto il convegno. Come si manifesta questa tendenza? Con la burocratizzazione esasperata, con l'appiattimento delle sembianze originarie del consultori, che dovevano rappresentare un vitale punto d'incontro di persone e non un semplice apparato dispensatore di ricette e privo di ogni forma di assistenza interdisciplinare e, sul plano strettamente giurldlco-amministratlvo, con l'assorbimento dei consultori da parte del futuri distretti, cosi com'è previsto in alcune leggi regionali. A questo punto, dicono i rappresentanti dell'Ucipem, se non ci sarà un inte. graie ritorno all'Onmi poco ci mancherà. Che cosa fare allora? Denunciare il pericolo, si fa notare al convegno, è già un passo importante e significativo, tenuto conto oltretutto del fatto che analoga denun eia proviene anche da collettivi femminili, pure ideologica mente distanti dall'Ucipem. Ma è indispensabile anche che i consultori sia pubblici sia privati ripropongano con forza la vocazione originaria. Certo, alcuni istituti non l'hanno dimenticata e l'hanno dimostrato le appassionate e vigorose relazioni sul tema dei bisogni della famiglia e della «comunicazione nella famiglia» fatte al convegno dal gruppi di Milano, Brescia, Padova, Torino. Riminl.Mantova, Roma e altre città, ma un appannamento c un regresso, come ha denunciato il prof. Donati, ci sono indubbiamente stati. Come recuperare l'originaria immagine? Con sfumature diverse i vari suggerimenti hanno finito col ruotare attorno alla proposta di Donati. -Il consultorio'— ha detto — deve essere un punto di coordinamento di una serie di rapporti amicali, solidali, di vicinato, che s'instaurano tra le persone. Altrimenti tutto e inutile». Che cosa vuol essere questa? Un'esaltazione del volontariato? Certo, rispondono gli interessati, non bisogna aver paura di alcune parole: volontariato e quindi amicizia, solidarietà spirito di cooperazione devono costituire la rete di sostegno del consultorio. Altre vie, si afferma, magari, possono assicurare una certa1 efficienza, ma a prezzo della spersonalizzazione dei rapporti umani, dell'assenza di comunicazione, del silenzio opprimente che separa un individuo da un altro, divide famiglie e gruppi sociali. Sono vie, si sostiene all'Uci pem, che possono aggravare, non curare il male oscuro di questi nostri anni difficili. Un progetto rivolto alla rlaffermazlone del valori della persona, della parola, del dialogo può riaccendere una luce di speranza. L'Impresa Nazionale dei Lavori ai Pozzi indice una gara d'appalto internazionale per la fornitura di: Clemente Granata ••' ••'• 3 a»v»»«w- a
Persone citate: Clemente Granata, Dardanello, Donati, Giancarlo Marcone, Pierpaolo Donati
Luoghi citati: Brescia, Mantova, Milano, Padova, Pescara, Roma, Torino
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