I quadri dell'Azione cattolica «L'obiettivo non è l'egemonia» di Marco Benedetto

I quadri dell'Azione cattolica «L'obiettivo non è l'egemonia» I quadri dell'Azione cattolica «L'obiettivo non è l'egemonia» STAMPA SERA Michele Torre direttore responsabile Carta Bramardo vicedirettore Editrice LA STAMPA SpA Presidente Giovanni Agnelli Amministratore Delegalo e Direttore Generale Marco Benedetto Consiglieri Vittorino Chiusano Umberto Cuttica Giovanni Giovannini Carlo Masseroni Francesco Paolo Mattioli Sindaci Alfonso Ferrerò (i-resid.) Luigi Demartini Giovanni Peradotto Stabilimento tipografico: Edilnoa La Stampa Sp.A - Via Marenco. 32 - 10126 Tonno 1983 Editrice LA STAMPA SpA. Registrazione Tribunale di Tonno n 25 ROMA — / cattolici italiani devono prendere coscienza di essere una minoranza nel Paese e «di non poter sciupare le ricchezze del loro patrimonio per puntare ad una egemonia politica nella società», bensì devono mettersi al servizio di tutte le parti con un proprio progetto di valori e di ideali. E' questa la «strategia, proposta ai 650 mila iscritti dell'Azione cattolica italiana dal presidente nazionale, Alberto Monticane, nella relazione tenuta ieri a Roma Il prof. Monticone ha detto che «il vero interesse non è che governino 1 cattolici ma che t principi cristiani siano Saia; CERTIFICATO N. 386 DEL 23-12-1881 Saia; vissuti, personalmente e socialmente, nel nostro Paese». Elaborando gli obiettivi ideali che i cattolici, «svestiti di ogni interesse egemonico», devono proporre alla società, il presidente dell'Azione cattolica ha indicato un «nuovo corso» economico «senza teorie collettiviste, nè cedimenti liberistlci, accompagnato da forti risparmi nel settore militare e da grande rigore tributario». Egli ha proposto «il rifiuto duro della lottizzazione negli enti e nelle strutture pubbliche e di interesse pubblico (magistratura, informazione, finanza, banca, amministrazione)» ed ha parlato di «una iniziativa cattolica contro la lottizzazione con la disponibilità a sostenere persone e scelte non espressamente cattoliche purché competenti e orientate al bene comune». Con riferimento all'ipotesi dell'esistenza di un «grande vecchio» che alcuni anni fa, si riteneva tenesse le fila del terrorismo, il prof. Monticone ha osservato che «il grande vec chio in Italia c'è, ma è un al' tro: è la mancanza di partecipazione, è una specie di stregone del quale slamo tutti debitori (partiti, gruppi, movimenti) e che età incantando la nostra gente per allontanarla dall'interesse pubblico»

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