«Guardiamo avanti, tenendo conto dell'età dei giocatori»

«Guardiamo avanti, tenendo conto dell'età dei giocatori» «Guardiamo avanti, tenendo conto dell'età dei giocatori» La nuova nazionale comincerà a dellnearst il 15 ottobre, con Italia-Svezia, anche se per il piti vicino match di Goteborg «qualcosa si potrebbe già iniziare». Il rinnovamento sarà addirittura massiccio se. con la Juve in finale ad Atene il 25 maggio, la Federazione svedese non cederà sulla data del 26 neppure di fronte alla mediazione dell'Uefa. Ma non è una rivoluzione forzata che Bearzot vuole: «Malgrado la sconfitta a Bucarest non si può mollare con la Svezia. E' una questione di prestigio di federazione, e di principio. Avevamo preso accordi da gentiluomini, sulla parola, c non possono venire cancellati. Anche per la regolarità del girone non possiamo Improvvisare completamente a Goteborg. Ci devono dare una data possibile. Anche perché la Svezia può dire la sua nel girone, e deve trovare un avversario degno». Un'ultima preoccupazione legata al buon senso, ma lo sguardo di Bearzot va decisamente avanti. Il lungo ciclo di coerenza, saggezza, pazienza rispetto dell'uomo-giocatore passato attraverso il già esaltante mondiale In Argentina, e completatosi a Madrid con un trionfo addirittura più inorate che tecnico, ne apre un daL nostro Inviato BRUNO PERUCCA MILANO — Ai campionati del mondo dell'86 — in Messico, negli Usa o dovunque si giochino — sicuramente ci ricorderemo la Romania. La sconfitta fra le mura di folla dello stadio di Bucarest togliendo ogni speranza (neppure Bearzot coltiva sogni) di accedere alle finali del campionato europeo '84, consente e addirittura obbliga la Nazionale a proiettarsi in avanti. Nessuna mancanza di rispetto, anzi, per giocatori che hanno fatto la loroparte, e come, al Mundlal di Spagna e che anche sabato sera hanno dato l'anima in campo, pur se non è bastata, ó che come Graziani hanno sofferto in tribuna. Dovranno fare le 'Chiocce- e sarà un altro grosso contributo, ma è il momenr to di accelerare il -largo ai giovani- che del resto non coglie impreparato Bearzot. Per la prima volta.il commissario tecnico ha detto chiaramente: «Adesso si può e si deve guardare più avanti, tenendo in considerazione la carta d'identità". Atleti come Zoff, Orioli. Bettega, Calisto, Marini, Graziani, Selvaggi sono sul punto di uscire dal Club Italia. secondo. Ogni ricostruzione è un'esultante avventura, e to sarà aiicìie (/itesi a. Bearzot è pronto, con l'entusiasmo di sempre. Gli auguriamo di trovare nel giovani lo stesso spirito e la forza di questi azzurri, di quelli che usciranno dal giro e degli altri che faranno da tratt d'union fra 11 presente e II futuro. Adesso — dice Bearzot — la preoccupazione è quella di potenziare il curriculum internazionale dei giovani, c se qualcuno degli azzurri attuali starà fuori capirà. Non saranno giubilazioni, non sono più elementi da scoprire. In caso di necessità saranno richiamati. La sconfitta di Bucarest ci porta ad anticipare questo completamento di conoscenza internazionale. Bisogna portare i ragazzi al mondiale '86 con 11 necessario bagaglio. L'Europeo '84 non ci avrebbe consentito di anticipare i tempi. In ogni delusione bisogna trovare qualcosa di buono. Adesso abbiamo due anni, dal settembre prossimo all'estate dell'85. per lavorare sulla nuova nazionale. L'ultima stagione, quella pre-mondiale '85-86. sarà già vissuta dal blocco scelto per l'avventura i nella quale difenderemo il ti- tolo vinto in Spagna». Ancelotti, Dossena, Viercliowod, Nela, Giordano (prima o poi ogni remora cadrà), Incocciati, Bonlni e altri si tengano pronti. Saranno due anni decisivi per molti. La Under di Vicini e la Olimpica di Maldlnl diventano banchi di prova sempre plU Importanti. «Con l'Olimpica — precisa Bearzot — non ci sono problemi. I cammini non sono paralleli, le date non si intralciano». Come dire che gli spostamenti da una squadra all'altra soìio possibili. Del resto è ben Bearzot II supervisore dU tutte le squadre azzurre. SI va verso una attenta setacciata. Lasciamo al prossimo match con la Svezia un compilo Interlocutorio, poi saranno già importanti le partite di ritorno con gli stesst svedesi (15 ottobre) e del 16 novembre a Praga. Con gli avversari In piena lotta per la qualificazione non saranno gare di comodo. Il problema verrà dopo, toccherà alla Federazione organizzare un ciclo di amichevoli molto serie, all'estero, in quanto non avremo altre gare di qualificazione. «State tranquilli — sostiene Bearzot — nessun avversarlo è morbido con noi. sia pure in amichevole. I campioni del mondo sia no ancora noi».